Un ottimo risultato nonostante una classifica terrificante. Nella graduatoria di vivibilità delle province stilata dal Sole 24 Ore, la provincia di Cosenza trova nella sicurezza il suo fiore all’occhiello. Abbastanza paradossale, soprattutto dati gli ultimi allarmi lanciati a seguito di furti e rapine nel capoluogo. Ma tant’è, le stime del quotidiano di Confindustria regalano uno specchio dell’intero territorio decisamente positivo, soprattutto se paragonato al resto della regione. 

Stando all’analisi del Sole 24 Ore, infatti, la provincia di Cosenza è 28ª in Italia per quanto riguarda la sicurezza. Una posizione più che lusinghiera, soprattutto se si considera che, nella graduatoria generale, il territorio bruzio sprofonda al centesimo posto. I risultati dell’indagine portata avanti dal quotidiano, per quanto orribili nella generale, restituiscono un quadro migliore (soltanto) in questo campo anche in paragone alle altre province della regione: Reggio Calabria è 38ª, Crotone dieci posizioni più giù, Catanzaro e Vibo 88ª e 90ª. Insomma, secondo il quotidiano in provincia di Cosenza si vive in sicurezza. 

Cinque top ten fra cui un secondo posto

Scendendo nel dettaglio dell’analisi, la provincia di Cosenza guadagna ben cinque piazzamenti in top 10 in altrettante categorie. Particolarmente degno di menzione è il secondo posto per quanto riguarda le truffe e le frodi informatiche, che evidentemente nel territorio bruzio non trovano spazio. Ma c’è anche un ottimo 8° posto alla voce indice di criminalità, che calcola i delitti ogni 100mila abitanti, e un 9° posto per quanto riguarda le rapine in pubblica via, che calcola le denunce per questo specifico reato ogni 100mila abitanti. 

Si tratta, nella fattispecie, di due categorie che molto hanno a che fare con la realtà, anche se questo non influisce sulla percezione di insicurezza che la gente vive in provincia: a questa voce, infatti, Cosenza si classifica soltanto 43ª, dietro a tutti gli altri territori calabresi tranne Reggio Calabria, 48ª. Se il risultato complessivo è comunque buono, non si possono ignorare le voci negative. Che ci sono e sono anche pesanti.

Processi lunghi, strade extraurbane insicure e… Litigiosità

Il dato più preoccupante riguarda la morte sulle strade extraurbane: in questa particolare classifica la provincia di Cosenza si piazza 101ª, un risultato ascrivibile con ogni probabilità alle innumerevoli tragedie sulla Statale 106 Jonica. Si tratta del secondo peggior piazzamento dopo il 102° posto alla voce “capacità di riscossione dei comuni”. Non va bene neanche con la giustizia: l’88° posto nel numero di cause pendenti ultratrentennali riapre la vecchia ferita relativa alle lungaggini processuali. 

C’è poi un dato tanto preoccupante quanto curioso, ovvero la 98ª posizione nell’indice di litigiosità. Si tratta del numero di cause civili iscritte ogni 100mila abitanti, che aumentano a vista d’occhio.

Cosenza va bene anche nelle classifiche sulla criminalità

Migliora anche la posizione nell’indagine del Sole per quanto riguarda la criminalità: Cosenza è 99ª con 2mila denunce circa per ogni 100mila abitanti rispetto alle 6mila circa che ha Milano, prima in classifica. In una graduatoria che si legge al contrario, dove è meglio stare in fondo che in cima, la provincia bruzia conta una sola top 3, quella alla voce incendi, che comunque è in discesa rispetto alla classifica redatta nel 2024.

Molto bene anche la voce furti, con la sola eccezione dei furti di auto: la provincia di Cosenza è 24ª in tutta Italia con un dato anche qui in miglioramento rispetto all’anno precedente. Malissimo, invece, i reati collegati al traffico di sostanze stupefacenti: quinto posto su tutte le province, con un dato purtroppo in ascesa.