La comunità di Sangineto ha ricordato, con due serate speciali, il concittadino Alessio Cataldo, il 17enne morto in un incidente avvenuto il 25 luglio di un anno fa. Il giovane viaggiava su uno scooter che si è scontrato con un’auto proveniente dalla direzione opposta, lungo la strada provinciale che collega alla vicina Bonifati.

Prima la fiaccolata, poi la musica

Nel giorno esatto della sua morte, si è tenuta prima una messa in suffragio, poi una fiaccolata per le vie del paese. Due giorni dopo, domenica 27 luglio, amici e famigliari si sono riuniti nel Castello del Principe di Sangineto per assistere al concerto “Note in ricordo di Alessio”, a cura dell’Orchestra giovanile del Tirreno del maestro Mattia Salemme, con la direzione artistica del maestro Carmine Sangineto, che guida, invece, l’Accademia dell’Ancia. Tanti gli amici del giovane, che hanno ricordato i momenti vissuti insieme. Tra il pubblico c’erano anche mamma Elena, papà Gianpaolo e la sorella Elisa, visibilmente commossi.

Durante la serata, moderata dalla giornalista Marianna De Luca, è stata anche effettuata una raccolta fondi, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

Le struggenti parole della mamma

«Posso solo dire così belle di Alessio – ha detto la mamma, Elena Iacovino - era un ragazzo stupendo, che ti portava tanta luce nella vita. Aveva un suo modo così bello di approcciarsi alla vita e di dedicarsi agli altri, cercando nel suo piccolo di essere allegro, ma mai esuberante, era composto nei modi, gentile, educato. Aveva un suo modo garbato di esprimersi. Era un ragazzo che ogni mamma avrebbe voluto come figlio».

La scomparsa di Alessio è un dolore con cui è difficile convivere. «A distanza di un anno - continua Elena - ancora lo è. Ci sono giorni in cui se ti distrai per un momento ti viene spontaneo, quando apparecchi la tavola, di andare a prendere quel quarto piatto che non puoi più prendere, poi ti blocchi perché la mente ragiona e pensi che non c'è più. Sembra quasi che lui ci sia ancora, sento la sua presenza, non lo vedo fisicamente ma sento che c'è. Lo avrei voluto vicino a me, vicino a sua sorella, al suo papà, meritava di stare qua. Non si può accettare quello che è successo».

L’impegno della pro loco

L’evento è stato organizzato dalla pro loco di Sangineto, presieduta da Rosalba Palermo. «Alessio era un ragazzo pieno di vita- dice la donna -. Lo conoscevo molto bene perché era un caro amico di mio figlio. Ho ancora stampati nella mia mente i suoi occhi e il suo sorriso. Abbiamo cercato di trovare qualcosa che lo ricordasse nella maniera giusta, con la musica dei giovani, perché lui ne era appassionato. Non voglio essere retorica, ma Alessio era veramente un ragazzo che sprizzava gioia e vita da tutti i pori, era un ragazzo che in quegli occhi aveva voglia di vivere, era intelligente, aveva dei sogni e faceva di tutto per raggiungerli. Lavorava, studiava, era un ragazzo adorabile. Quando noi della pro loco volevamo parlare con i giovani, lui diventava un nostro punto di riferimento e di contatto, perché riusciva a capire e a catalizzare. Una volta, disse che il suo sogno era proprio quello di fare qualcosa per i giovani, per aggregarli, per stare insieme. Allora – conclude – noi abbiamo pensato di iniziare con un concerto fatto dai giovani».