Sarà presentata martedì 15 novembre alle 18, nel centro sociale Rialzo, in viale Mancini a Cosenza, la trilogia di libri sulla storia dell’Autonomia operaia meridionale, edita da DeriveApprodi. 

Ne discuteranno lo storico Oscar Greco, la militante Maria Rosa De Simone e uno dei curatori dei tre volumi, Antonio Bove.  All’interno dei tre volumi sono presenti, tra gli altri, saggi curati da autori cosentini, come Giuliano SantoroClaudio Dionesalvi, Oscar Greco, Paolo Perri e Francesco Cirillo

Le diversificate e complesse vicende dell’Autonomia operaia nel Meridione sono raccontate da una pluralità di voci – intellettuali, operai, disoccupati, studenti, femministe – attraverso un decennio di lotte e organizzazioni, di contraddizioni e limiti. La storia sconosciuta degli anni Settanta al Sud, rimossa dalla politica e dalla cultura istituzionali, omologata nello stigma del «terrorismo». 

Gli autonomi meridionali non ebbero la fabbrica e l’operaio della catena di montaggio come elementi centrali del proprio intervento politico. La loro azione si concentrò nella dimensione urbana e sui territori, i soggetti di riferimento costituivano l’allora nascente «operaio sociale». L’immutabile staticità, cui lo Stato continuava a inchiodare il Sud, veniva rotta da pratiche che rievocavano lo spettro dei briganti dell’Ottocento, a suon di sollevazioni e contestazioni a preti, politici e padroni. In quel Mezzogiorno che si voleva narcotizzato sorsero così collettivi autonomi che diedero vita a lotte e rivendicazioni che segnarono un’intera generazione, con un prolifico lavoro culturale costituito da riviste, opuscoli, giornali, radio diffuse.