Nel corso degli ultimi 12 mesi il servizio gratuito “Numero Bianco” 06 9931 3409, promosso dall’Associazione Luca Coscioni, ha ricevuto oltre 16.000 richieste di informazioni e orientamento sul fine vita, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente.

Il servizio, attivo tutti i giorni, risponde a cittadini e cittadine su temi complessi come eutanasia, suicidio medicalmente assistito, testamento biologico, interruzione delle terapie e sedazione palliativa profonda.

Più di 5 richieste al giorno su eutanasia e suicidio assistito

Secondo il report diffuso dall’Associazione, le richieste più frequenti hanno riguardato eutanasia e suicidio assistito, con una media di 5 al giorno. Seguono, per frequenza, domande su interruzione dei trattamenti sanitari e sedazione palliativa profonda, che superano l’unità quotidiana.

Nel dettaglio, 580 persone (di cui 51% donne e 49% uomini) hanno ricevuto informazioni pratiche per accedere alla morte volontaria medicalmente assistita, sia in Italia (dove possibile) sia all’estero, in particolare in Svizzera.

Calabria: 217 richieste, 12 ogni 100mila abitanti

Tra le regioni più attive nelle richieste di supporto figura anche la Calabria, con 217 contatti in un anno, pari a 12 richieste ogni 100mila abitanti. Il dato emerge da una proiezione regionale ponderata per popolazione, elaborata sulla base della provenienza geografica degli utenti del servizio.

Si tratta di un segnale importante, che testimonia l’esistenza di un bisogno reale anche nei territori più lontani dai centri di attivismo e dai presìdi ospedalieri dove l’accesso al fine vita è più strutturato.

L'Associazione: «Istituzioni assenti, ma i cittadini chiedono aiuto»

Per l’Associazione Luca Coscioni, questi dati rappresentano un indicatore inequivocabile: «Le persone ci contattano perché le istituzioni tacciono. La legge sul suicidio medicalmente assistito in Italia è ancora ferma, e le informazioni su diritti e procedure sono difficili da ottenere».