Antipasti, primi, secondi, contorni e frutta secca. Poi il cosiddetto “secondo stomaco”, quello riservato ai dolci: dai classici della tradizione locale ai grandi immancabili come il panettone. Il tutto accompagnato da vino in abbondanza e da brindisi ripetuti, perché un Natale senza “cin cin” non è un vero Natale. Nel pieno delle festività natalizie, tra regali graditi e tavole imbandite, il cibo diventa protagonista assoluto, spesso mettendo a dura prova anche i più attenti al benessere.

Superati – più o meno indenni – il pericoloso cenone della Vigilia, il pranzo di Natale e gli avanzi di Santo Stefano -, però, arriva il momento di fare i conti con gli eccessi e con la sensazione diffusa di appesantimento. Ma tornare a un’alimentazione equilibrata senza ricorrere a rinunce drastiche o sensi di colpa è possibile.
A spiegarlo è la biologa nutrizionista cosentina Daniela Romano, che invita ad affrontare il post-feste natalizie con buon senso, puntando su equilibrio, idratazione e attività fisica, piuttosto che su diete punitive o scorciatoie inefficaci.

Verdure, camminate e tanta acqua

«Il primo passo – spiega – è tornare alla normalità. Non serve compensare o punirsi, ma riprendere una corretta alimentazione». I pasti dovrebbero essere completi e bilanciati, con una prevalenza di verdure ricche di fibre, abbinate a una fonte proteica come carne o pesce e a una piccola porzione di carboidrati complessi, come pasta, pane o riso. «La verdura – evidenzia l’esperta – è fondamentale: aumenta il senso di sazietà, aiuta l’intestino e riduce l’assorbimento dei carboidrati».

Dunque, secondo la nutrizionista, non è sbagliato togliersi degli sfizi, purché lo si faccia con moderazione: «È giusto assaggiare un po’ di tutto, anche i dolci natalizi, perché il Natale è convivialità. La differenza la fanno sempre le quantità. In ogni caso, meglio consumarli (i dolci, ndr) lontani dai pasti principali, così come è meglio evitare di abbinare il pane alle varie portate». Attenzione anche agli alcolici, che sono «calorie vuote», e al consumo eccessivo di sale, soprattutto attraverso formaggi e salumi.

Fondamentale è anche riprendere l’attività fisica: «Per chi è sedentario basta iniziare con una semplice camminata, mentre chi è sportivo può riprendere subito le proprie attività a pieno ritmo». Il tempo necessario all’organismo per riequilibrare eventuali eccessi calorici varia in base a quanto si è esagerato, ma in generale «se gli sgarri sono stati contenuti, nel giro di una settimana o dieci giorni si rientra perfettamente».

Per ridurre gonfiore addominale e ritenzione idrica, è consigliabile invece bere abbondantemente, limitare il sale e muoversi regolarmente: «Camminare, mantenere una buona postura, usare scarpe comode e scegliere alimenti ricchi di vitamina C può aiutare». Tisane e integratori, invece, non sono risolutivi: «Non fanno miracoli. I tre pilastri restano alimentazione corretta, idratazione e attività fisica».

Situazioni particolari

Particolare attenzione va riservata a chi soffre di colon irritabile: «È una condizione molto soggettiva, ma anche qui è la quantità che fa la differenza». Alcuni alimenti, come lattosio, verdure fermentative (broccoli, cavoli) o particolari abbinamenti, possono accentuare i disturbi legati a questa problematica. «In alcuni soggetti certi accostamenti diventano problematici», evidenzia l’esperta.

Le indicazioni cambiano anche in presenza di insulino-resistenza o colesterolo alto. «Nel primo caso è fondamentale ridurre o evitare gli zuccheri e mantenersi molto attivi. Con il colesterolo alto bisogna fare attenzione a cibi spesso sottovalutati, come calamari, gamberi e seppie, che ne sono ricchi».

Alcuni consigli per sentirsi meglio 

Un messaggio importante sul piano psicologico: «Pesarsi subito dopo le feste può essere fuorviante e demotivante. L’aumento di peso spesso è dovuto a ritenzione idrica e riserve di glicogeno». I veri danni, sottolinea l’esperta, derivano da abbuffate prolungate nel tempo, non da qualche sgarro occasionale.

Un monito, infine, a chi segue “diete preventive” prima delle feste o a chi pratica il digiuno una volta passata la Befana: «Queste strategie non funzionano. L’alimentazione deve diventare uno stile di vita. Dimagrire troppo velocemente o in modo scorretto porta solo a squilibri e a riprendere peso». La strategia giusta, conclude, è una sola: «Equilibrio, consapevolezza e continuità. Anche durante le feste».