La decisione del Comune di Rogliano di vietare, a partire da oggi, l’accesso alla mensa scolastica ai bambini appartenenti a famiglie morose ha scatenato immediate reazioni politiche e sociali. Tra le voci più critiche si è distinta quella della deputata della Lega Simona Loizzo, che ha invitato l’amministrazione comunale a «fare subito marcia indietro» e a cancellare una disposizione giudicata «mortificante per l’infanzia».

Secondo la parlamentare, pur essendo legittimo pretendere che i servizi vengano pagati, ci sono strumenti diversi e più rispettosi per affrontare il tema delle morosità. «Capisco che sia giusto che i servizi vengano pagati, ma ci sono modi diversi di agire», ha dichiarato Loizzo, sottolineando la necessità di valutare il contesto delle famiglie in difficoltà economica. Per la deputata, infatti, l’amministrazione dovrebbe favorire soluzioni come la rateizzazione e tenere conto del disagio sociale che può colpire alcuni nuclei.

Loizzo ha criticato con fermezza la scelta del Comune, accusandolo di creare «divisioni categoriali» che rischiano di colpire direttamente i bambini, ossia gli unici soggetti che non hanno responsabilità nella situazione economica dei genitori. «Costruire divisioni categoriali è mortificante per l’infanzia», ha affermato, ribadendo che l’ente locale ha «il dovere di garantire a tutti i bambini una parità».

Per la deputata leghista, la questione dovrebbe essere gestita attraverso un dialogo costante con le famiglie morose, individuando percorsi di rientro sostenibili e modalità che consentano al Comune di recuperare le rette senza penalizzare alcun minore. «Si deve dialogare con chi è in morosità e fare in modo che le rette possano essere recuperate senza mortificare nessuno», ha concluso.