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«Sto già entrando» scherza Stanley Tucci con un piede già sul gradino. Davanti a lui un’antica abitazione e una porta in legno su cui spicca una targhetta col suo cognome. Affacciate rispondono «Buongiorno» da un terrazzino in pietra, tre signore curiose di vedere chi è quest’uomo per cui si è mobilitato tutto il comune da giorni. Poco prima, i flash avevano accompagnato l’arrivo in berlina scura dell’attore di “Amabili resti”, tornato dopo lungo tempo a Marzi, con troupe al seguito, tra gli applausi dei marzesi che s’erano appressati alla porta del municipio sperando di strappare un selfie. Alla cittadina del Savuto sarà dedicata una delle puntate del format della Cnn “Searching for Italy”, un road trip che racconta il nostro Paese attraverso le specialità enogastronomiche preparate nelle piccole botteghe, nelle cucine di famiglia e nei grandi ristoranti. A maggio scorso il carrozzone dell’emittente statunitense ha girato per la Calabria fermandosi a Scilla, Tropea, Serra San Bruno e Marzi, seguendo il filo dei ricordi dei nonni e bisnonni dell’artista grande appassionato di cucina.
Tucci, che nel 2010 ricevette una candidatura all’Oscar con “Amabili Resti” nello stesso anno di Mauro Fiore, anche lui calabrese di Marzi, è da sempre un grande amante della cucina e nel suo libro, The Tucci Cook Book, parla della sua discendenza calabra con gustosa ironia. Suo nonno paterno, Stanislao Tucci, emigrato a New York nel 1904, era di Marzi, in provincia di Cosenza, i genitori della nonna paterna Anna Teresa erano invece di Serra San Bruno, mentre la madre di Stanley, la signora Joan Tropiano è originaria di Cittanova. La tappa di Marzi è stata tra le più emozionanti per l’artista che, accompagnato dagli anziani genitori, Stanley sr. e Joan, ha voluto visitare la casa che fu dei nonni, Stanislao e Teresa Pisani, e poi la chiesa in cui venne officiato il matrimonio. «Te lo ricordi?» chiede al padre indicando una via e spiegando al genitore, che scuoteva il capo, come molti a Marzi portino il cognome Tucci.
La nuova stagione della serie, premiata con l’Emmy Award, si aprirà domenica 9 ottobre, alle 21, con la tappa calabrese, come annunciato dalla stessa Cnn in alcuni post, con foto e video, sui profili social Cnn Original Series. È Stanley Tucci stesso a invitare il pubblico a seguirlo in Calabria, «un luogo dove avevo sognato di tornare sin da quando ero ragazzo». «La mia patria ancestrale. Un luogo – conclude – in cui ogni pasto è una celebrazione. E non importa dove vai, sarai sempre accolto come in famiglia».
Le origini calabresi del divo
Stanley non è nato in Italia ma a Peekskill, nella contea di Westchester, stato di New York, nel 1960, da genitori calabresi purosangue. Nonno Stanislao, figlio di Francesco e Rosa Tucci, partì da Marzi nel 1909 per il Vermont in cerca di fortuna e sposò Teresa, originaria di Serra San Bruno. Quella era l’epoca delle grandi migrazioni, il Sud si svuotava di braccia da lavoro e le navi erano ricolme di occhi scuri e valigie cariche di calzoni rattoppati che sapeva-no di campi e fatica.
Stanislao ebbe cinque figli, Rosario, Angelo, Vincenzo, Stanislao (padre di Stanley) e Marina. Fu proprio lei a tornare a Marzi alla fine degli anni ‘30 per mettere in vendita la casa di famiglia. La mamma di Stanley, Joan Tropiano, è un’ottima cuoca. Figlia anche lei di emigranti aveva sempre desiderato mettere nero su bianco tutte quelle ricette che sua madre, e ancora prima la madre di sua madre, le avevano insegnato. «Mio padre diceva sempre: “Chissà cosa mangiano nel resto del mondo?”, intendendo dire che non riusciva ad immaginare pietanze più buone di quelle che mangiava a casa nostra – scrive Stanley Tucci nella prefazione del libro “Cucina e famiglia”, uno dei volumi che l’attore ha dedicato alle sue origini – e anche io che ho viaggiato moltissimo e ho provato tante cucine diverse posso dire che sono ancora oggi d’accordo con lui».
Il ricettario è anche un album di foto di famiglia. C’è nonno Stanislao, elegante e in posa con figli e nipoti. C’è anche Stanley da piccolo, che dal nonno ha ereditato il nome e i tratti somatici e dalla madre la passione per la buona cucina. Stanley dopo il debutto a Broadway con “The Queen and the Rebels” ha conosciuto la notorietà con “L’onore dei Prizzi” e con film come “Era mio padre”, “The terminal” guadagnando un Golden Globe per “Winchell” e un altro per l’interpretazione di Adolph Eichmann in “Conspiracy”. Ha una sorella, Christine Tucci, anche lei attrice mentre suo cugino, Joseph Tropiano, è uno sceneggiatore.