Con l’accensione dell’albero di Natale in piazza dei Bruzi, per Cosenza il Natale ufficialmente comincia. Non ci saranno le decorazioni di Trafalgar Square a illuminare l’abete sistemato accanto all’elmo, ma qualche filo luminoso, tanto per augurio. Mentre Milano si gusta il super regalo fatto dalla Calabria,  impacchettato e donato nel nome del marketing, degli hashtag e dello spirito santo del Natale (la mega pista sul ghiaccio da 2,6 milioni di euro) sperando che quest’estate i turisti facciamo rientrare la spesa nei lidi nostrani e non altrove, a Cosenza si raccolgono le briciole dal piatto e si scansano le buche.

I soldi promessi per il Capodanno non sono ancora arrivati. I risultati di un bando regionale, hanno tagliato fuori il Comune di Cosenza dalla possibilità di afferrare 30mila euro, resta in ballo quello (sempre regionale) sugli eventi e un piccolo contributo che spetta alle città con più di 45mila abitanti.
La graduatoria del bando su cui si punta di più, non è ancora stata pubblicata, lo sarà ad horas, giurano dalla Cittadella. Ma intanto il tempo passa e senza soldi non si cantano né messe né concerti.

Il senatore Orsomarso, che ha mantenuto fino a ieri le chiavi della macchina turismo&marketing, travolto dalle critiche per il mucchio di soldi spesi per l’affaire milanese (cotto e mangiato), si difende sui social mitragliando post e promettendo che a brevissimo un milione e mezzo di euro sarà a disposizione per il capodanno delle province e che Corigliano Rossano sarà benedetta da un grande live itinerante. Visto che quello che si scrive sul web là resta per sempre, e che una promessa è una promessa, la Calabria, c’è da giurarci, avrà i suoi bei concerti a San Silvestro, bisogna capire di quale anno.