E’ la Lega il primo partito in Italia, e il primo nel centrodestra, con il 24,5 (più 0,6) seguito, per quel che riguarda la coalizione, da FdI (17,3, meno 0,8), FI (7,2), altri di Cdx (1,3, più 0,3). Lo rivela un sondaggio di Enzo Risso realizzato per la Lega Salvini premier il 23 e 24
“Io voglio restare nel Movimento 5 Stelle, io amo il Movimento 5 Stelle. Non mi vedo da nessuna altra parte, continuerò a lavorare”. Lo dice la senatrice M5S, Barbara Lezzi, a Mezz’ora in Più su Rai3. Lezzi, come gli altri senatori grillini che non hanno votato la fiducia al governo Draghi, sono stati colpiti dal
Governo Draghi e le espulsioni del M5s, Alessandro Di Battista ribadisce di non aver “cambiato idea”. “Io non farò scissioni, né correnti” assicura nel corso di una diretta Instagram. “Io non faccio correnti, alcuni mi hanno chiesto consiglio, gli ho detto ‘fate ricorso per essere riammessi nel movimento, se vi credete nel giusto'”. “Io ho
Addio capo politico del M5S e via libera definitivo della base pentastellata alla nuova governance collegiale a 5 del Movimento. La votazione sulla piattaforma Rousseau, conclusasi alle 12, vede la netta prevalenza dei favorevoli, con una percentuale attorno all’80%. “Sono state espresse mediamente 11.514 preferenze da parte degli aventi diritto al voto e per i
Malumori nel M5S per le riunioni ‘parallele’ dei gruppi di Camera e Senato alla vigilia del voto di fiducia a Palazzo Madama sul governo Draghi. Il capo politico Vito Crimi, poco dopo le 21.30, ha preso la parola durante la video-call dei deputati ribadendo il sì del Movimento all’esecutivo presieduto dall’ex numero uno della Bce.
E’ corsa contro il tempo all’interno del Movimento 5 Stelle per arginare l’onda del dissenso, alla vigilia della fiducia al Senato sul governo Draghi. I pontieri sono al lavoro in queste ore per provare a convincere i dissidenti a deporre l’ascia di guerra e votare ‘sì’ all’esecutivo presieduto dall’ex governatore della Bce. L’obiettivo è evitare
Chi nel M5S si sente a disagio nel sostenere il governo Draghi dovrebbe astenersi. A dirlo è il presidente dell’associazione Rousseau, Davide Casaleggio, su Facebook. “Credo che le azioni del Movimento 5 Stelle – scrive – debbano portare a una unione di intenti per poter mantenere una forza negoziale importante nei prossimi passaggi parlamentari a
Non si placano le polemiche nel M5S per la nascita del governo Draghi, anzi. La squadra di Draghi e la mancata unione tra il Mise e l’Ambiente per il nuovo ministero per la Transizione ecologica voluto da Beppe Grillo hanno alimentato la rabbia. E così sulla piattaforma ‘Charge.org’ spunta una petizione per ripetere il voto
“Il MoVimento 5 Stelle ha sempre messo al centro i temi e gli obiettivi. Sempre. Lo abbiamo fatto quando eravamo all’opposizione, lo abbiamo fatto al governo. Lo abbiamo fatto anche nel corso delle ultime consultazioni, senza imporre nomi, né trattando per qualche poltrona. Ora, grazie all’intuizione, alla tenacia e alla visione di Beppe Grillo, e
“Ci hanno asfaltati”, “tutta l’industria in mano alla Lega”. Sono alcuni dei commenti postati da eletti M5S nelle chat interne dopo l’ufficializzazione della lista dei ministri del governo Draghi. Molti pentastellati – a quanto apprende l’Adnkronos – non nascondono il loro malumore per la composizione del nuovo esecutivo. “Vi sono vicino ragazzi…. Ci vorrà veramente
“Molti che non si riconoscono più in un M5S geneticamente modificato come una pannocchia della Monsanto, se ne andranno” (Elio Lannutti, senatore). “L’esodo è iniziato e purtroppo non si arresterà” (Bianca Laura Granato, senatrice). “Scissione? E’ una dinamica da non escludere” (Pino Cabras, deputato). Dopo il via libera al governo Draghi si fa sempre più
A quanto apprende l’Adnkronos, Beppe Grillo ha chiamato i big del M5S, salutando come un successo il ministero della Transizione ecologica varato dal governo Draghi. Il nome di Roberto Cingolani, ha ricordato il garante del Movimento, era stato fatto proprio da lui al premier incaricato Mario Draghi. Dunque, per Grillo, “un successo”. Eppure tanti sono
In tutto sono 23 i ministri della squadra Draghi: 15 politici e 8 tecnici. Si conferma, come da indiscrezioni, il ‘mix’ nella composizione di governo in cui però la politica ha un peso notevole visto che doppia la quota dei tecnici. La delegazione più numerosa è quella dei 5 Stelle, partito che ha i gruppi
“La democrazia nel M5S passa da un voto degli iscritti e il voto degli iscritti è vincolante”. E’ quanto ha detto il capo politico del MoVimento Vito Crimi. “Questo è un patto sottoscritto da tutti coloro che si sono candidati con il Movimento 5 Stelle”. “Ringrazio tutti gli oltre 70mila votanti, questa è la democrazia.
“La responsabilità è il prezzo della grandezza”. Inizia così il post con il quale su Facebook Luigi Di Maio commenta l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau. “Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese”. “In uno dei momenti più drammatici della
Beppe Grillo ricorre all’ironia, mentre la base M5S sta votando sull’eventuale ingresso del Movimento in un governo guidato da Mario Draghi. In un post su Twitter posta un fotomontaggio con l’ex numero uno della Bce sul cornicione del Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affacciato a una finestra che sembra intento a rassicurarlo, sotto
“Per aspera ad astra”. Questo il titolo del post pubblicato da Beppe Grillo sul suo Blog, mentre sulla piattaforma Rousseau è in corso il voto degli iscritti M5S sul governo Draghi. Una lista di “azioni da mettere in atto secondo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu”, scrive il garante pentastellato indicando gli obiettivi del M5S.
“La votazione di oggi sarà l’unica votazione sul governo. Se prevarrà il Sì sosterremo questo governo, se prevarrà il No non lo sosterremo”. Lo precisa in un lungo post su Facebook il capo politico M5S Vito Crimi. “In questi giorni abbiamo letto illazioni e ricostruzioni a dir poco fantasiose sulla votazione promossa dal MoVimento 5
“Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. È stato un gesto di grande responsabilità. Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto
“Voterò sì. Sì all’idea di provare ad essere ancora protagonisti nelle scelte e nella vita politica di questo Paese. La prima forza parlamentare non può non ambire ad avere una sua centralità, anche nell’azione del prossimo Governo. Credo che sia giusto esserci. Perché, semplicemente, è al Governo che si fanno le cose”. Così su fb
“In caso di voto negativo sulla piattaforma Rousseau è da definire se l’opposizione del Movimento sarà un voto negativo alla fiducia al Governo o di astensione in Parlamento”. Lo ha detto Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau, rispondendo alle domande dei giornalisti a Milano. Un secondo voto è possibile? “Non sarò io a rispondere, sarà il