Il consigliere regionale Carlo Guccione critica il Governo regionale e chiede una condivisione delle scelte future sulla gestione dell'emergenza coronavirus.
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Pd su piazza Biloti, sequestrata dalla Dda di Catanzaro. È facile dire oggi che “avevamo visto giusto” sull’inaugurazione di Piazza Bilotti, alla luce dell’inchiesta di questa mattina, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha portato al sequestro della piazza e del parcheggio interrato sottostante. Per amor di verità è
Abbiamo letto e riletto, cercando di capire le ragioni profonde di questo diniego ed a parte i macroscopici orrori di ortografia (a me mi, ma però, ma bensì…) non siamo riusciti a trovare una ragione sola, logica, intelligente, scientifica per negare il rientro controllato e contingentato dei nostri conterranei (e delle nostre conterranee, cara Presidente,
Ci sarebbero per la Calabria 250 milioni di euro da impiegare nell’emergenza, sono fondi europei e non c’entrano nulla con il Mes e le altre misure ancora in discussione a Bruxelles. Si tratta delle risorse comunitarie mai utilizzate dei due settennati di programmazione 2000-2006 e 2007-2013. E, torna a dire Carlo Guccione, è necessario che
La Regione a metà marzo ha pubblicato due bandi: uno per comprare dispositivi di protezione individuale (Dpi) e strumentazioni utili per la lotta al Covid-19; l’altro per procedere ad assunzioni di medici, Oss, infermieri, tecnici di laboratorio. Ma come sono andati a finire?Se lo chiedono i consiglieri regionali del gruppo Pd, che hanno presentato un’interrogazione
In data odierna 01 aprile 2020 si è svolto il primo consiglio Comunale dopo l’emergenza Coronavirus in streaming, visibile a tutti, in cui tutte le forze politiche hanno dato il proprio contributo al superamento di questo momento difficile. Il gruppo dirigente del PD Luzzi, su proposta dal Segretario Leone ha lanciato una raccolta fondi per
In un periodo di emergenza come quello che stiamo attraversando, non servono selfie e passerelle ma, al contrario, avere una amministrazione che capisca i problemi e li affronti mettendo in campo tutte le energie possibili per aiutare i cittadini. Capiamo bene la difficoltà di Mario Occhiuto: abituato a trasmettere l’immagine di una città gaudente, delle
Sono oltre trenta donne tra dirigenti, elettrici e parlamentari del Pd, tutte indignate da quella che ritengono una vera e propria sospensione della democrazia. Così hanno scritto al Presidente della Repubblica, al ministro per gli Affari regionali, a quello dell’Interno e alla Commissione parlamentare per le questioni regionali. Nella missiva le democrat chiedono loro di
«C’è il rischio che la Calabria non sia all’altezza della risposta che altre regioni stanno mettendo in campo per affrontare l’emergenza coronavirus». Non usa giri di parole Carlo Guccione nel descrivere quelli che per lui sono «i grandi ritardi» delle istituzioni in un momento difficile come questo. Per il consigliere regionale del Pd «anche in
Nessuna polemica contro Jole Santelli, ma solo un invito a collaborare in un momento che è difficile per tutti. Lo sottolinea più volte Carlo Guccione nel commentare la risposta della Calabria al coronavirus. L’intervista su Repubblica in cui il presidente della Federazioni medici italiani Filippo Anelli evidenzia le difficoltà a cui potrebbe andare incontro la
«Dall’Io al Noi. Persone, comunità, impegno condiviso», il nuovo libro di Antonio Viscomi, già vicepresidente della Regione Calabria, oggi deputato della Repubblica, è una sorta di diario scritto per dar conto del lavoro fatto nei primi diciotto mesi della legislatura in corso come deputato del Partito Democratico. Un lavoro, quello politico e parlamentare, che fa
«Conclusa la fase delle elezioni regionali, il Pd ora scenda in campo per aprire una vera e propria vertenza Calabria mettendo al centro la sanità e la fine del commissariamento, lo sviluppo delle aree interne e per programmare concretamente un Piano straordinario per il lavoro. Torniamo tra la gente, nei territori attraverso l’azione quotidiana, occupandoci
Al cimitero di Cosenza non si tumula per assenza di loculi dal mese di novembre. Cinquantadue salme accatastate sono in attesa di avere una degna sepoltura. Il numero sarebbe stato ancora più lungo se alcuni familiari esasperati, non avessero deciso di portare in altri cimiteri o provvedere alla cremazione dei loro cari. Il problema suscita
«È passato un mese, la scadenza si avvicina e del futuro delle associazioni di volontariato che supportano il 118 in provincia di Cosenza non se ne sa nulla». A dirlo è l’esponente del Partito democratico Giuseppe Giudiceandrea che nella sua attività di consigliere regionale si era occupato del caso. 118 di Cosenza a rischio paralisi,
«È stata una campagna elettorale intensa. Il Partito Democratico ha dimostrato di avere coraggio, di rompere con le ambiguità del passato, mantenendo fede all’impegno di rinnovamento e cambiamento. Abbiamo deciso di dare il nostro contributo impegnandoci attivamente in questa competizione regionale. Un percorso iniziato attraverso l’associazionismo, dando vita ad attività di formazione politica con dibattiti,
Una vittoria nella sconfitta. Il Pd calabrese, battuto alle urne dalla coalizione di centrodestra, può sorridere per i voti di lista. Infatti è il primo partito in Calabria con il 15,13%. Un risultato arrivato, molto probabilmente, grazie al rinnovamento che Pippo Callipo ha imposto al segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti che ha sposato in
Dal Popilia Resort, struttura ricettiva di proprietà del “Re del Tonno”, Pippo Callipo commenta brevemente il dato elettorale: «Auguri alla signora Santelli per il lavoro in Regione Calabria. Insieme agli amici del Pd abbiamo lavorato tanto in questa campagna elettorale, ma i calabresi hanno deciso di puntare sul centrodestra. Non hanno creduto nella rivoluzione che
L’aveva promesso ed è ritornato. Nicola Zingaretti scende in Calabria per la terza volta in questi mesi, sostenendo la candidatura di Pippo Callipo e della coalizione di cui il Partito Democratico ha voluto esserne il perno centrale. Il governatore del Lazio si gioca tanto. Molto dipenderà, per quanto riguarda la stabilità del governo nazionale e
Cosenza Channel ha posto 15 domande, uguali per tutti, ai quattro candidati alla carica di presidente della Regione Calabria. Qui l’intervista integrale di Pippo Callipo, candidato presidente del Pd e di altre due liste a sostegno. Partiamo dalla sua candidatura. Cosa l’ha spinta a mettersi in prima linea per la guida della Regione Calabria? Il
Secondo la commissione parlamentare antimafia, due candidati alla carica di consigliere regionale di Forza Italia e uno di Fratelli d’Italia sarebbero gli unici “impresentabili” delle Regionali 2020, sia in Emilia-Romagna che in Calabria. A comunicarlo è il presidente dell’Antimafia parlamentare, Nicola Morra (senatore del Movimento Cinque Stelle) che ha chiarito come un terzo nome calabrese
«Callipo è una persona speciale, con lui l’impossibile può diventare possibile. Per la Calabria rappresenta sicuramente la storia migliore di questa terra». A dirlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, al fianco del candidato presidente del Pd, nel tour elettorale in vista delle Regionali, che si svolgeranno il prossimo 26 gennaio.
Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria, non ha le certo mandate a dire a Matteo Salvini. Ecco la risposta dopo le ultime dichiarazioni del leader della Lega. «Al suo posto io mi vergognerei dei lupi travestiti da agnelli che ci sono nelle liste del centrodestra, mi vergognerei dei transfughi e dei vecchi marpioni
Nessuna legge impedisce la candidatura a consigliere regionale di chi possiede già una carica di amministratore locale, tuttavia troviamo politicamente discutibile ed eticamente scorretto il fatto che degli assessori, per anni impegnati nel governo della città di Cosenza, restino in carica durante la campagna elettorale, ricavandone un duplice vantaggio: quello della visibilità data dalla loro
Il candidato presidente del Pd, Pippo Callipo (sostenuto anche dalla lista “Democratici e Progressisti” e “Io Resto in Calabria”) dichiara guerra alla politica calabrese. L’imprenditore “Re del Tonno”, qualora dovesse essere eletto presidente della Regione Calabria, ridurrà i costi della politica. «Dinanzi ai disagi dei calabresi e alla crisi che attanaglia la Calabria non è