Tragedia nel centro storico, dubbi sulle cause dell’incendio
Mentre la politica cosentina continua a litigare, la procura di Cosenza coordina le indagini sulle cause dell’incendio scoppiato su corso Telesio che ha provocato la morte di tre persone, domiciliate in uno dei palazzi più antichi del centro storico. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo, intende chiarire se si tratta di un incendio doloso
Mentre la politica cosentina continua a litigare, la procura di Cosenza coordina le indagini sulle cause dell’incendio scoppiato su corso Telesio che ha provocato la morte di tre persone, domiciliate in uno dei palazzi più antichi del centro storico.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo, intende chiarire se si tratta di un incendio doloso o accidentale. Il lavoro dei vigili del fuoco non è stato facile sin dalle prime ore. Le fiamme avevano interessato anche il palazzo Ruggi d’Aragona, dove erano custodite numerose opere d’arti riconducibili soprattutto al filosofo cosentino Bernardino Telesio.
I solai nel momento in cui i pompieri avrebbero voluto entrare nello stabile antico erano già crollati da un pezzo. Così le forze in campo hanno dovuto attendere diverse ore per recuperare i corpi carbonizzati di Serafina, Antonio e Roberto.
I primi rilievi effettuati dai vigili del fuoco, tuttavia, avrebbero acceso una luce in fondo al tunnel. Secondo quanto trapela, infatti, vi sarebbe più di un dubbio sulla dinamica dell’incendio. Gli inquirenti sospettano le fiamme possano essere state generate dall’esterno dell’abitazione. E’ un’ipotesi che si fa strada col passare delle ore. Intanto è stato conferito l’incarico a un medico-legale per eseguire l’autopsia sui cadaveri delle tre vittime, al fine di ricostruire il Dna.
Un quadro investigativo in evoluzione, dunque, che potrebbe giungere a conclusioni sconcertanti rispetto alle dichiarazioni rilasciate a Repubblica Tv dal proprietario dell’appartamento Roberto Bilotti e soprattutto da una parte politica, il Pd, che ha parlato di degrado sociale e di «tragedia annunciata», attaccando l’amministrazione comunale. (a. a.)