martedì,Ottobre 15 2024

Cosenza, bancarotta fraudolenta: la Finanza arresta un imprenditore

I militari del Comando Provinciale di Cosenza, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno posto agli arresti domiciliari un imprenditore cosentino, indagato per il delitto di bancarotta fraudolenta previsto e punito dagli articoli 216 e 223 R.D. 16 marzo 1942 n. 267 (Legge Fallimentare), in esecuzione di una misura cautelare personale

Cosenza, bancarotta fraudolenta: la Finanza arresta un imprenditore

I militari del Comando Provinciale di Cosenza, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno posto agli arresti domiciliari un imprenditore cosentino, indagato per il delitto di bancarotta fraudolenta previsto e punito dagli articoli 216 e 223 R.D. 16 marzo 1942 n. 267 (Legge Fallimentare), in esecuzione di una misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Cosenza.

Le attività investigative condotte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia economico- finanziaria di Cosenza sono state incentrate su una società operante nel settore del brokeraggio, con diverse filiali dislocate sull’intero territorio nazionale, dichiarata fallitanell’anno 2015, il cui amministratore ha distratto beni e denaro per un valore pari a circa un milione e 800mila euro, grazie ad abili artifizi contabili.

In particolare, il destinatario della misura restrittiva, Marco Saturnino, è risultato essere il vero regista di un ben articolato sistema fraudolento che prevedeva la distrazione di denaro e beni della società fallita attraverso diversificate modalità delittuose, consistenti nell’acquisto di ingenti forniture di beni, che immediatamente venivano rivenduti a soggetti terzi, senza pagamento del corrispettivo, per poi ritornare nella disponibilità dell’indagato, e nella distrazione di somme dai conti correnti societari, giustificati in contabilità da crediti inesistenti.

Successivamente, la società, continuando ad accumulare debiti, veniva destinata al fallimento, ormai svuotata di tutti i beni, con grave pregiudizio dei creditori sociali.

A fallimento conclamato, quindi, il collaudato sistema veniva reiterato in un’altra società satellite consentendo all’imprenditore di approvvigionarsi di beni e servizi, oltre che didenaro, con modesti investimenti.

Le indagini, svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Cosenza, hanno consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere il provvedimento di arresto notificato in data odierna all’indagato, già noto per precedenti truffe perpetrate sull’intero territorio nazionale.

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