Cosenza, molestò una famiglia senza conoscerla: condannata
Una donna avrebbe molestato una famiglia di Cosenza con il telefono cellulare a qualsiasi ora del giorno e della notte, offendendone l’onore e il decoro. Una situazione, quella consumatasi fino al 2015, che ha portato le persone offese a sporgere denuncia, al fine di rintracciare l’autore o l’autrice delle molestie e delle ingiurie (oggi reato
Una donna avrebbe molestato una famiglia di Cosenza con il telefono cellulare a qualsiasi ora del giorno e della notte, offendendone l’onore e il decoro.
Una situazione, quella consumatasi fino al 2015, che ha portato le persone offese a sporgere denuncia, al fine di rintracciare l’autore o l’autrice delle molestie e delle ingiurie (oggi reato depenalizzato).
La Squadra Mobile di Cosenza era riuscita a dimostrare che la signora, oggi finita sotto processo e condannata dal tribunale di Cosenza in composizione monocratica, fosse l’autrice dei reati contestati dalla procura.
Durante l’istruttoria dibattimentale, l’imputata ha più volte sollevato dubbi sul fatto che fosse lei ad aver molestato telefonicamente la famiglia, pur essendo sua l’utenza individuata dalla polizia. C’è da dire che le telefonate ricevute dalle parti offese provenivano da una voce femminile che spesso era contraffatta.
Condanna pecuniaria per la donna accusata di molestie che a dire il vero non avrebbe avuto alcun motivo di offendere la famiglia, rappresentata in giudizio dall’avvocato Chiara Penna, visto che imputata e persone offese non avevano alcun contatto né di tipo privato né di tipo lavorativo. Imputata, infine, condannata anche a risarcire i danni patiti dalle parti civili.