Nomine in Regione, riparte il valzer delle strutture
A certi livelli, si sa, non c’è politico senza il suo portaborse. I consiglieri regionali della Calabria, bontà loro, non sono da meno rispetto a più altolocati colleghi. Anzi, negli anni si sono distinti per la quantità di nomine all’interno dei rispettivi staff. Che poi si chiamano “strutture speciali” e in ognuna gli eletti possono
A certi livelli, si sa, non c’è politico senza il suo portaborse. I consiglieri regionali della Calabria, bontà loro, non sono da meno rispetto a più altolocati colleghi. Anzi, negli anni si sono distinti per la quantità di nomine all’interno dei rispettivi staff. Che poi si chiamano “strutture speciali” e in ognuna gli eletti possono chiamare un dipendente delle pubbliche amministrazioni, spesso della stessa Regione, e due membri esterni. Ma visto che le strutture sono speciali, gli esterni possono anche diventare il doppio del normale, a patto che ognuno dei nominati si accontenti di metà stipendio. Così, in attesa che la prima seduta del nuovo consiglio regionale si consumi, i suoi componenti non sono rimasti con le mani in mano. E le strutture hanno cominciato a riempirsi. Negli ultimi due giorni fioccano le determine sul Burc relativi a incarichi assegnati a dipendenti regionali per supportare i consiglieri. La lista è destinata ad allungarsi presto. Grazie alle nomine i membri interni percepiranno un bonus – la cosiddetta indennità di struttura – che si aggiungerà al loro normale stipendio.
Sette nomine nel giro di due giorni
La prima a muoversi è stata Flora Sculco, che ha voluto con sé Preziosa Vadalà. Quest’ultima resterà, salvo conclusioni anticipate della legislatura, al suo servizio fino al 2025, con benefici complessivi di quasi 50mila euro per la sua busta paga. Velocissima anche Tilde Minasi. L’interno a entrare nel suo staff è Massimo Pascale. Anche per lui contratto di cinque anni, ma l’indennità di struttura nel suo caso sarà di quasi 63mila euro. Poco meno (circa 61mila) percepirà nello stesso periodo, invece, Domenico Italiano come componente interno della struttura di Marcello Anastasi. Ad affiancare il consigliere Giovanni Arruzzolo arriverà dagli uffici regionali Giovanni Antonio Cammareri, incarico che costerà circa 53mila euro alle casse dell’ente da qui al 2015.
Tempo due giorni e altri consiglieri hanno preso esempio dai più rapidi colleghi. Ed ecco Gianluca Gallo, che oggi ha scelto come membro interno Leonardo Mazzei, anche se solo per i prossimi dodici mesi. Fiducia più a lungo termine, invece, quella di Luigi Tassone verso Francescantonio Lico, che, a meno di elezioni anticipate, arriverà al 2025 con circa 61mila euro in più rispetto al previsto.
Guccione si mette in aspettativa, poi sceglie
Una nota a parte merita Carlo Guccione. Il consigliere che fece il boom di preferenze alle precedenti elezioni conosce meglio di qualsiasi suo collega il mondo delle strutture. Non fosse altro perché è entrato in Regione come dipendente grazie all’ormai storico concorsone di qualche anno fa. E così gli uffici del Consiglio si sono ritrovati in poche ore con due posti vuoti. Il primo è quello dello stesso Guccione, che da buon dipendente fresco di rielezione si è rimesso in aspettativa non retribuita per svolgere il suo mandato di consigliere. L’altro è quello di Antonio Armieri, nuovo componente della struttura del democrat fino a marzo prossimo.