Risparmiare e tagliare i costi, ora i campionati possono saltare per davvero
Con la pandemia di Coronavirus che tarda ad allentare la sua morsa sull’Italia, iniziano a crollare le certezze dei club. Almeno di coloro che spingevano per una imminente ripresa dei campionati. Chiaramente “comanda” la Serie A, l’unica lega capace di influenzare a cascata quelle minori. Ecco, allora, che l’attenzione dei presidenti comincia man mano a spostarsi su un altro punto. Tutti,
Con la pandemia di Coronavirus che tarda ad allentare la sua morsa sull’Italia, iniziano a crollare le certezze dei club. Almeno di coloro che spingevano per una imminente ripresa dei campionati. Chiaramente “comanda” la Serie A, l’unica lega capace di influenzare a cascata quelle minori. Ecco, allora, che l’attenzione dei presidenti comincia man mano a spostarsi su un altro punto. Tutti, nessuno escluso, iniziano a pensare a come risparmiare e tagliare i costi. L’argomento principale, se da qui a Pasqua non si registrerà un miglioramento sensibile, resterà questo. Con buona pace della regolare conclusione delle stagioni agonistiche. Con sensibili aperture da parte del Governo e della Figc, leggasi sgravi fiscali e sostanziosi contributi per ammortizzare le perdite, lo status quo verrebbe cristallizzato.
Retrocessioni congelate
A parte l’assegnazione dello scudetto, cosa che diventerebbe secondaria, il nodo sarebbero le retrocessioni. L’unico modo per evitare decine di ricorsi nei tribunali è bloccarle. Così avverrà nel caso si scelga di seguire questa strada. Non c’è il minimo rischio che Brescia, Lecce, Spal, Cremonese, Trapani, Cosenza e Livorno vengano degradate d’ufficio. Stesso discorso per le compagini che dalla Serie C si dovrebbero ritrovare tra i dilettanti. In questo modo si eviterebbe una lunga e fastidiosa coda legale della vicenda legata al Covid-19. E, soprattutto, ci si concentrerebbe su risparmiare e tagliare i costi di gestione. L’unione fa la forza, recita un vecchio adagio, e tutti i presidenti sarebbero in prima fila a chiedere preziosi apporti economici.
Risparmiare e tagliare i costi, ma le promozioni?
Qualche problemino potrebbe sorgere per le promozioni dalla Serie B alla Serie A e dalla Serie C al torneo cadetto. Gravina di recente ha affermato che non vorrebbe prendere in considerazione un cambio di format. Davanti alla volontà collettiva, però, dovrebbe prenderne atto. Nessuno si sente di negare al Benevento il salto di categoria e di questo ne beneficerebbe anche il Crotone secondo della classe. Serie A con 22 squadre, pertanto, dove nella stagione 2020-2021 le retrocessioni diventerebbero cinque per tornare alle 20 partecipanti. Discorso simile per la Serie B. Promosse d’ufficio Reggina, Monza e Vicenza: così si arriverebbe però a 21. Da qui un bivio: campionato dispari o prenderne un’altra dalla Serie C? Sarebbero quesiti abbastanza risibili, perché le risposte che tutti vogliono sono relative al risparmiare e al tagliare i costi.