lunedì,Ottobre 2 2023

Consiglieri regionali: un milione e mezzo per le spese dei gruppi

La democrazia costa e certe sue istituzioni, come il Consiglio regionale della Calabria, non fanno nulla per smentirlo. A dimostrarlo è arrivato l’ultimo atto a firma del presidente dell’Aula Fortugno, Domenico Tallini, nel quale si quantificano i soldi a disposizione dei vari gruppo consiliari per il 2020. Nonostante si siano riuniti soltanto un paio di

Consiglieri regionali: un milione e mezzo per le spese dei gruppi

La democrazia costa e certe sue istituzioni, come il Consiglio regionale della Calabria, non fanno nulla per smentirlo. A dimostrarlo è arrivato l’ultimo atto a firma del presidente dell’Aula Fortugno, Domenico Tallini, nel quale si quantificano i soldi a disposizione dei vari gruppo consiliari per il 2020. Nonostante si siano riuniti soltanto un paio di volte dalle elezioni ad oggi, i consiglieri non si sono risparmiati – né hanno risparmiato – quando si è trattato di nominare autisti e portaborse vari. Soldi a cui aggiungere adesso, appunto, le spese dei gruppi.

Più consiglieri, più soldi per i gruppi

L’Ufficio di presidenza ha fissato il budget complessivo per il personale, stabilendo che il tetto massimo annuo sarà di poco inferiore al milione e 330mila euro. In pratica, per ognuno dei 31 consiglieri si stanzieranno circa 42.860 euro. Ovviamente, più saranno i componenti del gruppo consiliare, maggiore sarà la cifra che spetterà a quest’ultimo. Alle somme per il personale vanno aggiunte quelle per il funzionamento e aggiornamento. Sono altri 8.160 euro circa per ciascuno degli eletti alle Regionali di gennaio.

E così il gruppo di Forza Italia, il più nutrito grazie ai suoi sei componenti, avrà pressappoco 305mila euro a disposizione. Il Pd si fermerà, invece, poco sopra i 255mila, mentre Fdi e Lega dovranno accontentarsi di circa 205mila. Saranno leggermente inferiori ai 155mila quelli per i callipiani di “Io resto in Calabria“. E poco più di 102mila euro, invece, i fondi che andranno ai restanti gruppi: Casa delle Libertà, Jole Santelli Presidente, Udc, Democratici e Progressisti. Unico escluso, il Misto. Per attingere al budget, infatti, è necessario che il gruppo consiliare sia composto da almeno due persone, come i quattro appena citati. Ma nel gruppo Misto per adesso c’è soltanto Francesco Pitaro. Gli toccherà trovare altri compagni d’avventura per beneficiare delle somme stanziate da Tallini.

E le strutture si riempiono ancora

Le strutture di assessori e consiglieri nel frattempo si fanno sempre più ampie. Nell’ultimo Burc sono arrivate ulteriori nomine, tra qui quella dell’immancabile autista. Si tratta di Mariano Roperti, che questo mestiere rispetto ad altri colleghi nominati in precedenza almeno lo faceva già, anche se per la Provincia di Catanzaro. Per i prossimi dodici mesi si trasferirà in Regione e guiderà l’auto dell’assessore al Bilancio Francesco Talarico. Non faceva parte della pubblica amministrazione, invece, Anna De Caro, nuova responsabile amministrativa della struttura di un altro assessore, Fausto Orsomarso.

C’è poi il caso del consigliere-assessore Gianluca Gallo. Il suo doppio status gli impedisce di avere in struttura un dipendente regionale come componente interno. Deve pertanto rinunciare alla nomina fatta nelle scorse settimane con cui aveva affidato quell’incarico a Leonardo Mazzei. Ma Gallo si consola portando dall’Annunziata alla sua struttura, nel ruolo di componente, Giovanni Gentile, che lo supporterà per i prossimi dodici mesi. Tre nomine, inoltre, per altri due consiglieri. Filippo Maria Pietropaolo sceglie come componente interna la dipendente regionale Mirella Mungo, che lo affiancherà per un anno. Nicola Irto, invece, di dipendenti regionali ne ha scelti due. La prima è Domenica Fontana, che come componente interna dello staff del vice presidente del Consiglio aggiungerà allo stipendio un’indennità annua di 12.820 euro circa. Per Antonio Panetta, nominato come supporto tecnico, ci sarà, invece, un extra di 10.085 euro ogni anno. Sono circa 650 euro in meno di quelli che andranno ad Antonio Armieri come componente interno della struttura di Carlo Guccione.

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