Protocollo, c’è l’ok del Cts. Ripartenza del calcio mai così vicina
In via Allegri, però, si continua a lavorare affinchè la stagione riprenda il 13 giugno come proposto dalla Lega Serie A. Solo in questo modo, infatti, si avrebbe la garanzia di riuscire a portare a termine sia il campionato che la Coppa Italia in tempi utili. Di questo si parlerà sicuramente domani in un delicato
In via Allegri, però, si continua a lavorare affinchè la stagione riprenda il 13 giugno come proposto dalla Lega Serie A. Solo in questo modo, infatti, si avrebbe la garanzia di riuscire a portare a termine sia il campionato che la Coppa Italia in tempi utili. Di questo si parlerà sicuramente domani in un delicato Consiglio Federale, che si svolgerà ancora in videoconferenza. Nel frattempo è arrivato finalmente l’ok del Comitato Tecnico Scientifico sulle modifiche proposte al protocollo sanitario per quanto riguarda la quarantena e i ritiri di squadra. In questo modo già nei prossimi giorni potrebbero iniziare gli allenamenti a gruppi, senza l’obbligo per i giocatori di restare in ritiro se non nel caso in cui venga trovato un positivo. Aumenteranno poi i controlli, con tamponi effettuati tre giorni prima l’inizio degli allenamenti di squadra oltre a test sierologici il giorno dell’avvio e dopo due settimane.
Spadafora commenta l’ok delCts al protocollo Figc
«L’ok del Comitato Tecnico scientifico sui protocolli è un’ottima notizia, così gli allenamenti potranno riprendere» ha dichiarato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Ha spiegato che dal CTS «sono state fatte valutazioni molto puntuali e la FIGC si è mostrata disponibile a rivedere la prima proposta. Ci sono stati dei chiarimenti sui tempi di isolamento e della quarantena per i calciatori trovati eventualmente positivi». Nelle valutazioni del CTS anche la necessità «di evitare di incidere sui tamponi» a disposizione della popolazione. Spadafora ha quindi «convocato una riunione il 28 maggio, con il presidente FIGC Gravina, della Lega A Dal Pino e tutte le altre componenti perché giovedì prossimo saremo nelle condizioni per decidere una data se e quando far ripartire il campionato». «Il calcio è una grande industria, è giusto che possa ripartire ora che tutto il resto del paese sta ripartendo» ha concluso il ministro.