mercoledì,Aprile 23 2025

Movida, preoccupazione dei sindaci. E arrivano 60mila volontari a “controllare”

«In settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60.000 assistenti civici. Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali. Saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni

Movida, preoccupazione dei sindaci. E arrivano 60mila volontari a “controllare”

«In settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60.000 assistenti civici. Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali. Saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione». Lo annunciano in una nota congiunta il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari. Questo perché in seno alle amministrazioni comunali c’è molta preoccupazione circa l’esplosione della movida.

Movida, sindaci preoccupati

Che la movida sfrenata preoccupi e non poco amministrazioni comunali e medici, è cosa risaputa. In Calabria il caso più eclatante è quello di Castrovillari, dove Lo Polito ha fissato il coprifuoco e chiuso due locali del centro. Ma in Italia la preoccupazione è generalizzata. Tante persone segnalate sul lungomare di Napoli. Multa a 18 cittadini in tre ore a Bari. Ancora affollate le strade di Foggia. Gli assembramenti serali nel centro delle città continuano a essere la maggiore preoccupazione dei sindaci impegnati nel far rispettare le norme per il contenimento del contagio da coronavirus. Ormai, da Nord a Sud, aumentano le ordinanze e vengono intensificati i controlli introdotti per evitare affollamenti. A Perugia bar e locali devono chiudere alle 21 in centro e nell’area di Fontivegge. Ieri dal capoluogo umbro non è arrivata nessuna segnalazioni di problemi. Stessa decisione presa a Brescia dal sindaco Emilio Del Bono dopo che venerdì la gente ha riempito Piazzale Arnaldo e due vigili sono stati aggrediti. Insomma, un quadro preoccupante che non lascia per nulla sereni.

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