venerdì,Marzo 29 2024

Cosenza, documenti falsi: 30enne iracheno arrestato dai carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato un 30enne iracheno, in possesso di documenti falsi. In corso ulteriori accertamenti.

Cosenza, documenti falsi: 30enne iracheno arrestato dai carabinieri

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati comuni, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cosenza hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 30 enne iracheno, di origini curde, trovato in possesso di documenti di riconoscimento falsi.        

Documenti dalla Romania ma accento arabo

Durante un posto di controllo effettuato in una delle principali arterie cittadine, i carabinieri, hanno proceduto al controllo di un’autovettura con 4 persone straniere a bordo. All’atto della richiesta dei documenti di guida e di circolazione del conducente, quest’ultimo ha fornito una patente di guida, una carta di identità rumena in corso di validità ed un passaporto rumeno valido per l’espatrio, riportanti effettivamente l’effigie del stesso con un nominativo rumeno, attestante la provenienza originaria dell’uomo dalla Romania, paese appartenente alla comunità Europea. Il personale operante insospettito dal fatto che la persona da identificare avesse sembianze ed accento arabe, ha deciso di approfondire gli accertamenti per la compiuta identificazione della persona.    

Pertanto, gli stessi carabinieri hanno proceduto all’analisi della banca dati delle Forze di Polizia ed alla compiuta identificazione mediante le impronte digitali del soggetto, da cui emergeva che in realtà l’uomo fosse di origini curde e che i documenti da lui forniti erano falsi. 

«Pericolosità sociale», il 30enne iracheno rimane in carcere

Il 30enne iracheno è accusato di falsità materiale commessa dal privato e possesso di documenti di identificazione falsi. Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della repubblica, dopo aver convalidato l’arresto ha disposto il carcere per l’iracheno, in attesa di più accurati accertamenti sulla sua pericolosità sociale.