I Cinque Stelle calabresi si dissociano dal Governo: «Gaudio non va bene»
Due esponenti del Movimento Cinque Stelle si dissociano dalla scelta del Governo di nominare Eugenio Gaudio quale commissario della sanità calabrese.
«Il professor Gaudio, ex Rettore dell’università Sapienza, sarà sicuramente persona validissima, ma in Calabria, per tanti differenti motivi – tra questi la necessità di combattere con radicalità la ‘ndrangheta con le sue infiltrazioni nelle aziende sanitarie – non va bene. Ci aspettiamo che Gino Strada, per tutto quel che simbolicamente rappresenta, vanga a svolgere un ruolo formidabile nell’opera di risanamento della sanità calabrese» afferma all’Adnkronos il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra.
Il senatore del Movimento Cinque Stelle già ieri sera aveva espresso la sua posizione, dicendo a chiare lettere che se non fosse stato nominato Gino Strada, lui e altri portavoce calabresi non avrebbero votato il “Decreto Calabria”. A Morra si associa anche Margherita Corrado.
Le dichiarazioni di Margherita Corrado
«Alla luce delle indiscrezioni circa la nomina del prof. Gaudio in luogo del dottor Zuccatelli quale commissario ad acta per il piano di rientro della sanità calabrese, mentre plaudo alle dimissioni di quest’ultimo, non posso che DISSOCIARMI espressamente dalla eventuale nomina del suddetto prof. Gaudio come di qualsiasi altro personaggio pubblico che sia accostato dai media (e dunque percepito dalla pubblica opinione come prossimo) ad associazioni la cui esistenza è lecita, siano esse di ispirazione laica o religiosa, ma nelle quali il VINCOLO DELL’OBBEDIENZA ad un soggetto diverso dallo Stato Repubblicano abbia un peso rilevante».
«Il M5S apra una STRADA nuova»
«Anche l’ombra di un sospetto in tal senso è intollerabile in una regione come la nostra, a causa del pregresso. La sanità calabrese è stata infatti devastata, e il diritto dei cittadini calabresi alla salute messo sotto i piedi, proprio dall’accondiscendenza dei passati responsabili della Sanità, regionali e non, nei confronti delle più diverse consorterie e gruppi di potere (da quelli malavitosi in senso stretto a quelli uniti da interessi “meramente” economici, ideologici, religiosi, parentali, ecc.). Il Governo di cui il M5S è parte essenziale non può, volta a volta, lanciare i dadi e affidarsi alla Fortuna… occorre, a mio avviso, una decisione consapevole e responsabile che dia ai Calabresi e agli Italiani tutti il senso tangibile della presa di distanza dalle logiche del passato e apra una STRADA nuova».