giovedì,Marzo 28 2024

TALARICO E IL SOSTEGNO POLITICO DI UN UOMO VICINO ALLE COSCHE DI REGGIO CALABRIA

Secondo la Dda di Catanzaro, Talarico avrebbe cercato il sostegno delle cosche reggine per le elezioni politiche del 2018. Ecco le accuse.

TALARICO E IL SOSTEGNO POLITICO DI UN UOMO VICINO ALLE COSCHE DI REGGIO CALABRIA

C’è anche l’accusa di voto di scambio aggravato dal metodo mafioso per Francesco Talarico, assessore regionale al Bilancio della Regione Calabria, nonché segretario regionale dell’Udc. La Dda di Catanzaro ritiene che per le elezioni politiche del 2018, per il tramite del consigliere comunale di Catanzaro, Tommaso Brutto, Saverio Brutto e di Antonio Gallo avrebbe promesso favori in cambio del sostegno politico alle ultime Politiche.

Per gli investigatori, infatti, Talarico, dopo essersi candidato nel collegio uninominale di Reggio Calabria per la Camera dei Deputati con la lista dell’Udc, «a seguito di un accordo – intrattenuto nel corso di una serie di riunioni, a partire dal giugno/luglio 2017 a Catanzaro, con Tommaso Brutto consigliere comunale di Catanzaro della medesima area politica di Talarico e il figlio Saverio i quali caldeggiavano il ricorso a Antonio Gallo. Quest’ultimo, secondo la Dia, è un soggetto all’epoca dei fatti sottoposto a indagini e poi imputato per il delitto di cui all’art 12quinquies DL 306/92, art 7 dl 152/91 nell’ambito della operazione Borderland che ha interessato la cosca Trapasso di Cutro, frazione di San Leonardo e territori limitrofi».

Gli incontri a Roma e il sostegno dei De Stefano-Tegano

Nell’incontro tenutosi a Roma il 7 luglio del 2017, Talarico si sarebbe fatto promettere da Saverio Brutto, l’intervento su Gallo e quindi il sostegno elettorale di questo ultimo nel collegio di Reggio Calabria, ricorrendo a suoi referenti che Gallo incontrava dapprima in Roma il 16 gennaio 2018 e il 7 febbraio 2018 e poi anche con lo stesso Talarico in data 31 gennaio 2018 a Reggio Calabria».

Per la Dda di Catanzaro si tratta di Natale Errigo «imparentato con esponenti della cosca De Stefano/Tegano di Archi, segnatamente con Francesco Antonio Saraceno, condannato in via definitiva per il delitto di cui all’art 416bis c.p., Antonio Utano (imparentato, a sua volta, con Paolo Rosario De Stefano Caponera, Paolo Schimizzi e Giuseppe Tegano) e imputato per il delitto di cui all’art 416bis c.p. nell’ambito del procedimento penale Gambling, Francesco Paolo Votano e Antonino Pirrello classe 1979 – cugino di Pietro Pirrello classe ‘76, sottoposto a indagini nell’ambito del Proc. Pen. n. 5953.11 RGNR DDA RC (“OPERAZIONE ALCHEMIA”) – i quali gli confermavano il sostegno elettorale, peraltro l’Errigo facendosi chiarire esplicitamente – tramite Gallo – la necessità che i patti venissero onorati».

Tutto ciò in cambio di utilità consistite «oltre a quelle già pattuite con Gallo e Brutto, in altrettante entrature nel settore degli appalti per Natale Errigo – consulente aziendale e referente di imprese che intendeva favorire – e Antonino Pirrello, titolare di impresa di pulizie con commesse in enti pubblici».

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