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Fazio Cirolla, un delitto di ‘ndrangheta senza colpevoli

Il delitto di Fazio Cirolla, a 12 anni dalla sua scomparsa, non ha ancora un colpevole. Nel 2017 assolti in via definitiva due imputati.

Fazio Cirolla, un delitto di ‘ndrangheta senza colpevoli

Il 7 aprile 2017 la Suprema Corte di Cassazione aveva assolto in via definitiva Archentino Pesce e Saverio Lento dall’accusa di essere stati gli esecutori materiali dell’uccisione di Fazio Cirolla, ucciso per errore a Cassano Ionio il 27 luglio dell’anno 2019. Un omicidio di ‘ndrangheta che a distanza di 12 anni non ha né un mandante né un killer. 

L’assassinio di Fazio Cirolla, il cui figlio Angelo dal 1 giugno lavorerà presso il Comune di Cassano Ionio (LEGGI QUI), rientrava nell’operazione antimafia “Ultimo Atto”, coordinata dalla Dda di Catanzaro. Era un’indagine finalizzata a far emergere le condotte criminali dei clan della Sibaritide e le responsabilità penali riconducibili a una serie di delitti avvenuti negli anni precedenti, tra cui quello di Cirolla che quel giorno si trovava nella concessionaria di auto di Salvatore Lione, vero obiettivo dei killer. 

In una prima fase processuale, Saverio Lento e Archentino Pesce erano stati condannati a 30 anni di carcere, ma la Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza, disponendo quindi un nuovo processo d’appello. Così, la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, recependo le indicazioni della Suprema Corte, aveva assolto i due imputati. Sentenza poi confermata nel 2017. Un delitto dunque senza colpevoli. Le nuove collaborazioni con la giustizia di alcuni esponenti di spicco della ‘ndrangheta ionica apriranno nuovi scenari? Staremo a vedere.

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