domenica,Maggio 19 2024

Concorso scuola, dalla Calabria in partenza un esercito di prof. «Partire adesso fa molta paura»

Il ministro Bianchi ha deciso due settimane fa di dare il via alle prove. La meta più gettonata è la Lombardia mentre nella nostra regione di posti non ce ne sono e gli aspiranti sono costretti alla trasferta in piena quarta ondata di Covid

Concorso scuola, dalla Calabria in partenza un esercito di prof. «Partire adesso fa molta paura»

Un piccolo esercito di insegnanti è già con la valigia in una mano e il cuore nell’altra. Da quando il ministro Bianchi ha deciso, poco più di due settimane fa, che il concorso per le scuole primarie e d’infanzia doveva farsi per forza e subito, è cominciata la mobilitazione tra i professori che sperano di uscire dal limbo del precariato il prima possibile. In Calabria i posti a disposizione per il concorso sono pressoché nulli (più o meno una sessantina per il sostegno, zero per le altre caselle), la pesca grossa è in Lombardia dove in ballo ci sono 2mila posti.

Roberta, 27 anni, di Cosenza, è laureata da poco più di un anno e mezzo. Il giorno della discussione della tesi lo ricorda bene. «Quella sera è stata una delle ultime godute in tranquillità, una settimana dopo è stato dichiarato lo stato d’emergenza e ci siamo tutti barricati in casa». Dopo un anno di supplenze e attese, oggi sta preparando un bagaglio leggero perché domenica si parte per la Lombardia. L’albergo è prenotato, l’aereo anche.

L’emigrazione dei docenti

«Questa potrebbe essere l’occasione della mia vita ma c’è paura, tanta». E non è solo ansia da esame, in piena quarta ondata, spostarsi, spendere in voli e alberghi, non è proprio il massimo. «Mi toccheranno due tappe ad Appiano Gentile, la prima lunedì, la seconda il 20 dicembre. Ho il cuore a mille perché le prove si svolgono nelle aule di informatica di licei pieni di studenti. Avrei preferito che il concorso si svolgesse d’estate e non adesso. Oggi siamo stati costretti a prendere ferie e permessi per non perdere l’occasione. Magari in Calabria ci fosse stata disponibilità! Speriamo che in futuro, tra pensionamenti e aumenti delle classe, qualcosa si liberi». Insomma questa regione, come spesso è accaduto, fornirà anche stavolta la sua quota di docenti al Nord perché qui posti non ce ne sono e chissà se ce ne saranno in seguito.

Aerei a caro prezzo

«Ho nella borsa i biglietti aerei, il prezzo sembra quasi una beffa, siamo sotto Natale e i costi per tornare a casa sono piuttosto alti». Se per l’andata verso Milano un volo è costato a Roberta cinque euro, il ritorno ha avuto decisamente un altro sapore, più salato (150 euro). «Siamo tutti combattuti tra la paura di non farcela e il salto nel buio che ci aspetta se dovessimo partire davvero. Ma io spero di passare, ho lavorato duramente e in questo momento pieno di dubbi, la cosa più importante è afferrare il treno al volo, anche se costa tanto, anche se spaventa».