Sparatoria a Belvedere Marittimo, la Dda di Catanzaro arresta cinque persone vicine al clan Muto (VIDEO)
Nel 2021 fu gambizzato il buttafuori di un lido balneare. Secondo le indagini svolte dai carabinieri, la vittima fu sottoposta a un'estorsione aggravata dalle modalità mafiose
Sono 5 le persone arrestate dalla Dda di Catanzaro in merito alla sparatoria avvenuta il 26 giugno del 2021 a Belvedere Marittimo. Secondo quanto si apprende, gli indagati, finiti in carcere, sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, in quanto avrebbero agito per conto del clan Muto di Cetraro. L’intenzione, da quanto trapela, era quella di non pagare il conto nel locale. Prima una lite, poi la gambizzazione a uno dei buttafuori.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Paola. Una volta emerso il contesto mafioso, gli atti sono passati alla Dda di Catanzaro, competente a livello territoriale. Nel giro di pochi mesi, grazie agli accertamenti investigativi, sono emersi presunti profili di responsabilità a carico degli odierni inquisiti.
In carcere sono finiti Attilio Brusca, Lorenzo Iorio, Piefrancesco Maccari e Luca Occhiuzzi. Ai domiciliari infine Fedele Cipolla, a cui il gip Antonella De Simone ha escluso l’aggravante mafiosa, per una vicenda che riguarda presunte minacce ai danni di un carabinieri di Cetraro. Altri tre indagati sono a piede libero. Tutti sono da ritenere innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna irrevocabile.