‘Ndrangheta, c’è un nuovo pentito a Cosenza: tremano le cosche
Si tratta del "braccio destro", secondo gli inquirenti, di Roberto Porcaro ritenuto a sua volta molto vicino al presunto capo clan Francesco Patitucci
C’è un nuovo pentito di ‘ndrangheta a Cosenza. La circostanza è emersa nel processo di secondo grado “Testa di Serpente“, quando il collegio giudicante ha elencato i nomi degli imputati e quelli dei difensori. La novità riguarda quindi la posizione di Danilo Turboli, condannato in primo grado a 7 anni e 2 mesi e 6mila euro di multa, che ha deciso di collaborare con la giustizia e aiutare la Dda di Catanzaro nella ricerca di elementi indiziari contro le cosche cosentine.
Secondo i magistrati antimafia, Danilo Turboli è il “braccio destro” di Roberto Porcaro, ritenuto a sua volta uno degli uomini più potenti del clan “Lanzino” e vicino a Francesco Patitucci, accusato di essere il capo della presunta confederazione mafiosa a Cosenza. Con il suo pentimento, quindi, potrebbero cambiare gli scenari investigativi, con l’acquisizione di nuovi indizi sia nella maxi indagine che ha portato a 202 misure cautelari, che nel processo “Testa di Serpente”.
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