La raccolta “Edipo in fuga” consacra il giovane poeta cosentino Emilio Nigro
I suoi versi sono un segno di speranza, un invito a creare ponti che uniscono in un’epoca in cui tutto sembra dividere
Emilio Nigro, giovane scrittore e poeta calabrese, è di Montalto Uffugo, lo scorso anno è stato fra i dieci vincitori del premio internazionale “The book of the people” con relativo catalogo d’arte poetico firmato dall’illustre artista Stefano W. Pasquini, pittore di fama mondiale. Nigro ha ritirato il premio a Jesi, nelle Marche. Ma la notizia è che sta riscuotendo un importante successo l’ultima sua raccolta di poesie: “Edipo in fuga”.
I versi di Emilio Nigro sono un segno di speranza, un invito a creare ponti che uniscono in un’epoca in cui tutto sembra dividere. La sua penna raffinata, colta, intensa, profonda e mai banale, lo ha portato a conquistare tantissimi premi. Le sue opere sono numerose: «Si va oltre la decina, ma preferisco non tenere il conto, perché chi scrive ha bisogno di lettori».
La poesia – per Emilio – «è una dimensione abissina per guardare le cose e vederne le profondità, le ombre, le invisibilità». Essere poeta, nell’epoca della rete e dei social, in una società alle prese con le nuove tecnologie e le pandemie mai dimenticate, significa scuotere gli animi e scavare nelle sue profondità.
Lasciando un segno profondo. Dice Emilio: «Non si diventa poeti, non si impara come si fa con un mestiere, e agli occhi dei più essere poeta è associabile ad aggettivazioni poco lusinghiere. La poesia risulta ostica, umbratile, enigmatica, quindi ne sono maggiormente contento, è ancora più difficile farsi leggere in versi che in prosa».
Sono davvero tanti premi e riconoscimenti che Emilio ottenuto in tutta Italia: 2022 Inserito nel catalogo d’art “The book of the People” Edizione Poetica – Jesi (An); 2017 Migliore opera teatrale Festival “Luccica” Bari – Masseria Carrara; 2017 Premio nazionale rassegna teatrale Città di San Giovanni in Fiore, 2° classificato; – 2017 Premio nazionale rassegna Teatrale “Urgenze 2017” Roma, miglior testo; 2015 Premio Nazionale “Racconti di Sila”, Lorica; –2013 Premio Amministrazione Comunale Città di Cosenza ‘Nemo propheta in patria”; 2011 Premio Nazionale “Nico Garrone” ai critici più sensibili al teatro che muta”. E così via.
Le pubblicazioni di Nigro: 2022 Edipo in Fuga – Les Flaneurs (Bari); – 2019 Spezza il pane – Eretica (Salerno); 2016 “Provincia Cronica” (Cosenza); -2013 “Da Questa Parte del Sud”(Roma); -2012 “Faceboom” nell’antologia “Scritture contemporanee” Guasco libri e cinema, (Ancona); 2009 “Alterazioni di colore”, (Coessenza, Cosenza); -2009 ‘Un sorso ancora’ nella raccolta collettiva “Seduti in quel caffe” Palzari editore, Lecce; 2007 “Elisir di luna”, (Aletti, Roma); -2005 “Incessanti maree silenziose”, (Cosenza)
L’ultimo suo lavoro poesie “Edipo in Fuga sono state” è stato tradotto in arabo sul quotidiano internazionale Alaraby Aljadeed – uno dei giornali più grandi nel mondo arabo.
Edipo in fuga è una raccolta di versi d’esilio su quell’allontanarsi per necessità di sopravvivenza che inevitabilmente sporca lo sguardo sul mondo: l’osservazione diventa figlia di grumi prodotti e sciolti dal proprio vissuto. Bastano pochi versi dell’ultima raccolta per immaginare quanto sia profonda e intensa la poesia di Emilio:
“Il mare grida
e la terra sciolta reclama fine. Stanche le luci dei paesi
a far vedere il supplizio incessante d’apprendere segno.
Invoco ignoranza,
cecità”.