Acri, una frana “divide” la città. Forza Italia: «Sbagliato chiudere la strada»
Il circolo acrese del partito azzurro commenta lo smottamento che ha invaso un tratto della SS 660 e il conseguente isolamento di parte del centro urbano: «Disagi per cittadini e commercianti. Invitiamo il sindaco ad essere meno presente sui social e più attento e responsabile»
Il maltempo che si è abbattuto sulla Calabria ha lasciato strascichi profondi su alcuni territori. Ad Acri, ad esempio, una frana ha praticamente diviso in due la città. Fango, pietre e arbusti che hanno invaso un tratto della ss 660 che attraversa la città e collega il centro abitato con il quartiere di Cappuccini e con lo snodo che porta alla popolosa frazione di Là Mucone. Da giorni si lavora per cercare di mettere in sicurezza e ripristinare l’area interessata dallo smottamento ma nel frattempo restano i disagi per i cittadini e le tante attività commerciali presenti in zona. Un disagio che si acuisce in questi giorni di festa.
«Gli amministratori si limitano ad implorare la “calamità naturale”, ma siamo sicuri che è solo colpa della “natura matrigna” oppure è l’uomo che non pianifica la dovuta prevenzione su un territorio geologicamente debole? I nostri avi solevano dire che se non rispettiamo la Natura poi essa si riappropria violentemente di ciò che l’uomo sconvolge». È quanto scrive in una nota il circolo acrese di Forza Italia. «Purtroppo -continua la nota-, proprio in questi giorni della Santa Pasqua, ad Acri è stata chiusa, all’altezza della curva di Pompio, la s.s.660 (Via Beato Angelo) per uno scivolamento verso il basso di una parte di terreno non compatto».
«Non stiamo qui a chiederci se la mancata prevenzione/manutenzione, l’imperizia, la negligenza sia stata la causa di quello che è avvenuto – continua la nota degli azzurri acresi -, anche perché più volte sullo stesso punto si erano verificati smottamenti e nell’attuale Giunta ci sono persone che ricoprono cariche istituzionali da 20 e 30 anni, quindi conoscitori del nostro territorio (e non crediamo solo ai fini elettoralistici), che non possono non sapere. Il tutto è ingiustificabile».
«Come al solito hanno scelto la soluzione più elementare… “chiudere la strada”. Crediamo che sarebbe stato meglio intervenire in tempi rapidissimi ed in modo straordinario per mettere in sicurezza almeno una corsia, per non creare grandi disagi ai cittadini di San Francesco, Cappuccini e Là Mucone i quali sono costretti a tortuosi percorsi nel Centro storico per arrivare alle loro case. Inoltre anche i piccoli commercianti della zona sono stati fortemente danneggiati visto il periodo festivo. Per non parlare di tutti i cittadini acresi impossibilitati ad accedere, agevolmente, alla Basilica di Sant’Angelo per partecipare ai riti Pasquali».
I rappresentanti acresi di Forza Italia concludono la nota chiedendo delucidazioni al sindaco Capalbo sia per quanto riguarda la frana che ha interessato la ss 660 che altri smottamenti che, soprattutto negli ultimi giorni si sono verificati in gran parte del territorio comunale: «Invitiamo il “nostro” sindaco ad essere meno presente sui social, più attento e responsabile a quanto viene realizzato sul nostro territorio e ad accertare le cause che hanno determinato quanto avvenuto:
- nel quartiere Pompio, inondato da acqua e fango provenienti dalla strada Marullo;
- nella Frazione di Serricella;
- lungo la Strada di Ternità e in tutto il territorio comunale;
Infine, in riferimento ai lavori in esecuzione sulla strada Acri-Serricella a nostro avviso sarebbe necessario l’installazione di semafori affinché i numerosi abitanti della popolosissima zona di Là Mucone possano raggiungere il centro della città senza fare giri assurdi e tortuosi, oppure obbligarli a recarsi verso altri comuni per le proprie esigenze personali con conseguente perdite economica per tutta la collettività».
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