sabato,Settembre 7 2024

Morte sul lavoro a Rende, la procura di Cosenza dispone l’autopsia

La caduta potrebbe essere stata causata da un malore. Ecco intanto il cordoglio della Cgil

Morte sul lavoro a Rende, la procura di Cosenza dispone l’autopsia

La Procura di Cosenza ha aperto una inchiesta sulla morte di Pietro Mazzuca, 62 anni, caduto nel pomeriggio di ieri, 25 maggio, da un ponteggio montato all’interno di un’azienda della zona industriale di Rende in cui era impegnato in operazioni di tinteggiatura. Disposti il sequestro della salma e l’esame autoptico. Dopo l’incidente l’uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale dell’Annunziata dove purtroppo è spirato poco dopo il suo arrivo nel dipartimento di emergenza. L’autopsia dovrà accertare le cause del decesso. Fonti sanitarie infatti, riferiscono che la vittima potrebbe aver avuto un infarto. Il malore dunque potrebbe essere la causa della perdita di equilibrio.

Operaio morto a Rende, chi era Pietro Mazzuca

Molto conosciuto e stimato, Pietro Mazzuca era molto stimato negli ambienti locali del settore dell’edilizia. Nelle ultime ore in Italia si sono registrate nel complesso cinque morti bianche: tre persone hanno perso la vita in Lombardia, un’altra in Sardegna. «Si continua a morire senza sosta sui luoghi di lavoro – si legge in una nota di Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria – Oramai è una vera e propria strage. Ci stiamo battendo da anni per mettere la sicurezza sui luoghi di lavoro al centro dell’agenda del governo. Chiediamo più controlli, più ispettori e il rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza. Come Fillea chiediamo, per l’ennesima volta, misure urgenti fra le quali anche l’estromissione dagli appalti pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari del lavoratore deceduto a Rende».

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