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Cosenza-Sassuolo sarà la prima volta al “San Vito – Marulla” per Domenico Berardi. L’attaccante dei nero-verdi e della nazionale italiana, nato a Cariati ma cresciuto tra Bocchigliero e Mirto Crosia, a meno di stravolgimenti di mercato ad oggi poco prevedibili, giocherà con la fascia di capitano contro la squadra che poteva essere sua già nel 2009. Così come raccontò a Cosenza Channel l’ex dirigente rossoblù Peppino Mazzulla, in un’intervista del 2021 che vi riproponiamo.
L’interesse
«Assunsi questo ruolo con l’arrivo a Cosenza di Massimiliano Mirabelli – raccontava Mazzulla – e legai a doppio filo al 1914 la scuola calcio di Mirto Crosia. Di quel gruppo lì, dei classe ‘94, faceva parte appunto Mimmo Berardi, ma non solo: c’erano anche Canotto e Fornito. Quando la società passò di mano ai Pagliuso, venne stretto un accordo per le giovanili con la scuola calcio Marca, rappresentata da Andrea Cariola: a quel punto chiamai a Mirto Crosia (era il 2009, ndr) per dirgli che avevamo interesse su Domenico».
Niente foresteria
«In quei pochi giorni – continuava a dire Mazzulla – Andrea Cariola e Luca Pagliuso avevano deciso che non avremmo potuto avere una foresteria. Io spiegai loro che un ragazzo di Mirto Crosia, di Trebisacce o di Rossano non avrebbe potuto viaggiare tutti i giorni per fare allenamento. Sarebbero bastati degli appartamenti, come facevo a Rende. A quel punto dovetti rinunciare a Berardi, a Canotto e a Fornito. Parlai con Massimiliano Mirabelli e gli dissi che avrei lasciato il Cosenza, nonostante le sue insistenze»