Cosenza, da Caruso i responsabili di Ecologia Oggi e delle Cooperative: «Città sporca»
Il primo cittadino pretende la massima pulizia del territorio ed ha annunciato che non esiterà a ricorrere anche alle contestazioni oltre alle multe
Nel pomeriggio il sindaco Franz Caruso ha incontrato in Comune i rappresentanti di Ecologia Oggi, il cui nuovo contratto partirà ufficialmente dal primo gennaio 2024 (adesso è in regime di prorogatio, ndr), e delle cooperative sociali per le quali si sta espletando il nuovo bando di gara (è stata appena composta la commissione giudicatrice, ndr). L’oggetto della discussione sono state le condizioni di Cosenza, definita «una città sporca» dall’inquilino principale di Palazzo dei Bruzi.
Nei giorni scorsi Caruso aveva affidato ad una durissima nota le proprie rimostranze sulle condizioni del territorio bruzio. « Indubbiamente c’è nella nostra città un alto grado di inciviltà, che spinge il residente, ma anche e soprattutto visitatori di passaggio, a buttare i propri rifiuti per strada. Un malcostume – aveva detto – su cui interverremo più compiutamente appena saranno installate le fototrappole e anche attraverso un servizio di controllo del territorio da parte della polizia municipale più stringente. Però c’è un evidente problema legato strettamente allo spazzamento della città, di recupero di rifiuti e di manutenzione del decoro di piazze e slarghi pubblici». Tutte cose che ha ribadito oggi pomeriggio ai diretti interessati.
Il sindaco ha ricordato nell’incontro che, pur di garantire posti di lavoro, ha rinunciato a servizi essenziali. Motivo questo che spinge l’amministrazione comunale a pretendere una città pulita. Le segnalazioni che quotidianamente arrivano al settore preposto e alle redazioni dei giornali hanno giocato un ruolo fondamentale, di denuncia. Anche perché ne va dell’immagine della città. «Se finora ci siamo limitati alle multe e alle sanzioni – ha spiegato ai giornalisti il sindaco stamattina durante l’inaugurazione di Largo Gianni Di Marzio – da adesso partiremo con le contestazioni alle aziende e se necessario si arriverà alle rescissioni dei contratti».