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Alla fine è passato. Come ogni anno, tra dolci e incarti argentati piegati con cura e poi arruffati nelle pattumiere, l’anno vecchio s’è sbrigato a levare le tende. Qualcuno citerebbe la frase tormentone sulle vacanze di Natale tratta dal film di Vanzina, ma ora che tra Vigilie e super pranzi, le feste stanno scivolando via verso quella che le spazzerà sotto il tappeto fino al prossimo anno, un po’ di somme si devono tirare.
A Corigliano “nessun rimpianto”
Corigliano Rossano ha voluto fortemente quello che ha ottenuto: l’artista di grido, quello che le piazze le infiamma da molti anni con l’effetto nostalgia, ma senza rimpianto (lo canta anche lui stesso). Max Pezzali che a queste latitudini non arriva spesso (il suo cachet è tra i più salati da sempre), ha preso il pubblico per mano e l’ha fatto divertire. A Capodanno questo basta e avanza. Alberghi pieni e fan arrivati fin dalla Sardegna sembrano una contropartita ragionevole a fronte di 400mila euro investiti per una sola notte. Il sindaco Stasi, galvanizzato e sorridente come non mai, sul palco era emozionato come se dovesse cantare lui stesso, alla vista della città illuminata e pronta a ballare da Nord a Sud-Ovest-Est.

A Cosenza non si scia ma…
«Io l’ho finito e iniziato così e questo mi auguro stare accanto a voi ancora, come prima, come ora, sono tanto grata per questo anno passato a correre e a cantare, con chi è stato con me davvero vicino, quando le cose “non vanno come credi” si impara di più, vi auguro amore, sì le cose importanti sono tante, ma soprattutto l’amore che credo sia l’unica chiave per passare da una dimensione all’altra imparando sé, gli altri, esplorando fuori e dentro di sé. 2024. Cosenza». Così Giorgia, ieri in serata, ha voluto ringraziare il suo pubblico con un messaggio carico di sentimento accompagnato dalle immagini della folla cosentina che l’ha applaudita.
A Cosenza gli organizzatori parlano di 20mila presenze, un numero non totalmente astratto e supportato dalle classiche foto aeree. Le direttive a carattere nazionale legate al tema della sicurezza, hanno portato tutte le città a doversi adeguare a normative molto rigide. La paura che potessero verificarsi incidenti, è stata più forte del fatalismo festaiolo. A Cosenza questo ha pesato non poco, anche perché non è stato possibile piazzare nemmeno i maxischermi che avrebbero consentito anche a quelli distanti dall’area rossa, di godere dello show.
In un primo momento s’era pensato a installarli a piazza Bilotti, ma per le note vicende legate al sequestro (sono in corso le prove di carico per “liberare” l’area dai vincoli) questa opzione è tramontata molto presto. L’ultima possibilità era quella di sistemarli a piazza Loreto, ma questo avrebbe comportato la necessità di isolare tutta la zona con conseguente congelamento di tutto il traffico in direzione centro. Dunque alla fine si è deciso di abbandonare l’idea del tutto.
L’affluenza sul corso c’è stata, è indiscutibile, ma le stringenti misure legate alla sicurezza hanno un po’ penalizzato la performance di un’artista dal talento indiscutibile. Giorgia, puntualissima, è salita sul palco con una mise molto “sportiva”, da alta montagna. Il clima non era così rigido, tutt’altro, ma in molti hanno voluto vedere il suo completo Dior rosso e blu come un omaggio ai colori della città. Magari la scelta non è stata casuale, o forse la vicinanza della Sila ha invogliato la cantante a infilare la tuta da sci. Ah, saperlo.