Cosenza, la Coppa “scomparsa” torna a casa dopo 40 anni
Il trofeo anglo-italiano vinto dai Lupi nell'83 era stato donato a Lino De Petrillo che ora lo restituirà alla città, sarà esposto in un museo del calcio
Quarant’anni dopo, la Coppa anglo-italiana vinta dal Cosenza nel lontano 1983, si appresta a tornare a casa. Di quel trofeo, l’unico di caratura internazionale vinto dai Lupi, si erano perse le tracce da tempo. Alcuni ritenevano fosse stato smarrito o addirittura trafugato. Altri lo immaginavano parcheggiato nel garage di qualche ex dirigente, ormai arrugginito e polveroso. Un po’ di tempo fa, una possibile soluzione dell’arcano era stata suggerita da Paolo Fabiano Pagliuso. «Se la memoria non m’inganna – rifletteva il patron – fu regalato all’allenatore dell’epoca, Lino De Petrillo».
Aveva ragione lui. A confermarlo, nelle scorse ore, è stato proprio il diretto interessato. All’età di quasi 90 anni è ancora attivissimo sui social e proprio dalla sua pagina Facebook ha annunciato di voler restituire quel cimelio alla città. In realtà, la società del Cosenza che lo ha contattato in queste ore, si sarebbe accontentata di una copia da esporre poi in un Museo del calcio cosentino in via di allestimento. Il “Rosso di Roccamorfina”, però, è andato oltre: metterà a disposizione l’originale. «E’ una coppa enorme» scrive De Petrillo sul suo profilo. E a questo punto, non resta che attenderne il ritorno per ammirarla in tutto il suo splendore.
Il torneo anglo-italiano si è disputato dal 1970 al 1996 con qualche interruzione saltuaria. Ideato dal manager sportivo Gigi Peronace, fu intitolato alla sua memoria a partire dal 1980, subito dopo la sua morte prematura. Nell’83, a contendersi la coppa, oltre ai Lupi, c’erano il Padova con mister Bruno Giorgi in panchina e poi due squadre inglesi: Il Chelmsford city e il Wycombe. Quest’ultimo affrontò il Cosenza in semifinale e i rossoblù si imposero per 4-0 con con un gol di Sauro Magni e una tripletta messa a segno da Ernesto Truddaiu, poi capocannoniere della manifestazione.
La finalissima tutta italiana, disputata al San Vito, vedrà poi prevalere i padroni di casa per 2-0 con reti di Vittorio Petrella e del compianto Silvio Longobucco. Ad alzare il trofeo Peronace fu poi l’allora capitano rossoblù, indimenticato e anche lui defunto Armando Rizzo. Ecco il tabellino di quella partita giocata il 25 aprile del 1983 davanti a circa seimila spettatori.
Cosenza-Padova 2-0 [Longobucco 37’, Petrella 78’]
Cosenza : Oddi, Fucina, Aita, Orlando, Rizzo, Longobucco, Tripepi, Petrella, Magni (65’ Palazzotto), Conte (50’ Marulla), Truddaiu.
All.: De Petrillo
Padova : Renzi, Albi, Favaro (46’ Donati), Meneghetti, Salvatori, Manzin, Da Croce, Conforto, Bozzi, Fasolo, Pezzato (46’ Cavestro).
All.: Giorgi
De Petrillo, all’epoca già tecnico di grande esperienza, aveva assunto la guida del Cosenza in serie C1 a campionato in corso, subentrando all’esonerato Lucio Mujesan. Chiuse al sesto posto in classifica, centrando l’obiettivo della qualificazione alla Coppa Italia. L’anno successivo, con una squadra quasi interamente rinnovata, fu protagonista di una partenza sprint, ma a seguito di una serie negativa di risultati cedette il posto a Giampiero Ghio.