VOX POPULI | La città unica non appassiona tutti i cittadini: «Ognuno stia per i fatti suoi…» – VIDEO
Una parte degli intervistati esprime parere contrario, altri invece sono favorevoli alla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero: ecco le nostre interviste
Il dibattito sulla grande città dell’area urbana Cosenza-Rende-Castrolibero appassiona più la politica che i cittadini. Di fusione si parla da almeno trent’anni. Adesso, con la proposta di legge regionale in discussione in commissione Affari Istituzionali, primo firmatario Pierluigi Caputo, il progetto del Comune unico potrebbe concretizzarsi già entro febbraio 2025. Ma il metodo adottato, quello di eludere il parere delle tre amministrazioni comunali e di chiamare in causa i cittadini attraverso un referendum solo consultivo e non vincolante, sta suscitando forti perplessità.
La legge attribuisce all’assise di Palazzo Campanella il potere di istituire il nuovo ente, estinguendo contestualmente i tre precedenti, senza essere vincolati all’esito del referendum popolare che, in seguito alle modifiche recentemente apportate al quadro normativo, ha un valore puramente consultivo. Su questo punto il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco promette battaglia: non tenere conto del parere dei cittadini è uno schiaffo alla Costituzione che, in effetti, all’articolo 133, autorizza i consigli regionali a legiferare sulle fusioni “sentite le popolazioni interessate”. È sulla interpretazione di quel “sentite” che si giocherà eventualmente la partita davanti alla Consulta.
A Palazzo dei Bruzi la posizione non è contraria a prescindere: la Grande Cosenza è una terminologia già ampiamente diffusa pure tra il centro sinistra che in questa fase detiene la maggioranza. Un modo per contrastare lo spopolamento del capoluogo e riequilibrare i poteri rispetto al resto della provincia, nel cui territorio le città di Corigliano e Rossano, dopo l’unificazione, detengono il primato di comune con il maggior numero di abitanti. È sul metodo che l’amministrazione comunale di Franz Caruso, ha già espresso la propria posizione contraria. Ma che vi sia la volontà di arrivare comunque alla fusione è testimoniato dalla cabina di regia promossa nello scorso anno con l’idea di giungere gradatamente al traguardo finale. Lo scioglimento del consiglio comunale di Rende ha frenato questo processo.
Permangono poi tutti i dubbi sulle conseguenze in termini finanziari dell’accostamento di un comune virtuoso, quello di Castrolibero, ad un’amministrazione da poco uscita dal predissesto, quella di Rende, e soprattutto al comune di Cosenza i cui conti sono ancora piuttosto disastrati. Interrogativi ai quali lo studio di fattibilità tecnico-economica dell’esperto Luigino Sergio, non sembra dare una risposta. Nel video allegato le impressioni raccolte tra la gente nei tre comuni interessati.
- Tags
- Cosenza