San Giovanni in Fiore e l’eccidio di Rizziconi, in Calabria due stragi nazifasciste dimenticate
Nel comune cosentino in 5 tra cui una ragazza incinta furono uccisi dalle milizie nere nel 1925 durante le proteste contro i dazi. Nel '43 pochi giorni prima dell'armistizio la furia tedesca si abbatté sul centro della Piana: le vittime furono 17
Ogni anno ricordiamo le grandi stragi fasciste, quelle che hanno toccato e ferito il cuore e l’anima di tutto il paese. Ma ce ne sono tante altre, tantissime, dimenticate. Eppur crudeli. Come quella di San Giovanni in Fiore del 2 di agosto del 1925, sul sagrato dell’Abbazia Florense. Qui trovarono la morte sotto i colpi delle milizie fasciste cinque persone, fra cui una donna incinta. Ma molte decine di persone rimasero a terra gravemente ferite.
Tutto cominciò con una rivolta popolare: una grande folla, circa 2mila persone, intere famiglie, tante donne. Tutti protestavano contro i dazi. La gente non ce la faceva più a vivere. Nel paese abitavano in condizioni disperate circa 15mila persone, fame e miseria regnavano in ogni quartiere. La tassazione e i dazi imposti dal regime non erano più sopportabili.
Una grande folla si radunò in piazza Abate Gioacchino, per poi scendere sul sagrato dell’adiacente Abbazia. La milizia fascista e i militari dell’Arma dei carabinieri non avevano ricevuto ordini precisi e non sapevano cosa fare, come affrontare quella massa di persone disperate e affamate. Del tutto impreparati, alcuni di loro cominciarono a sparare, altri reagirono con durezza nella speranza di contenere la folla. Ma in realtà quegli spari provocarono il caos. I colpi delle armi delle milizie e dei carabinieri uccisero cinque persone, fra cui una ragazza incinta. A terra decine di feriti. Scoppiò il panico. San Giovanni in Fiore rimase sconvolta. La rabbia non si placava. Seguirono giorni terribili durante i quali il regime fascista si dimostrò sempre più crudele e violento.