martedì,Ottobre 15 2024

Rende, l’Asp garantirà tutta l’assistenza necessaria alla donna malata di Sla

Il direttore del distretto sanitario Ottorino Zuccarelli e il dottor Gabriele sono riusciti a reperire le figure professionali di cui la signora aveva bisogno

Rende, l’Asp garantirà tutta l’assistenza necessaria alla donna malata di Sla

Sabato scorso abbiamo pubblicato la lettera-appello di Martina Barbiero, che aveva deciso di rivolgersi alla redazione di Cosenza Channel per denunciare il caso di sua madre, una donna di 52 anni malata di Sla. Martina chiedeva in breve che l’Asp mettesse a disposizione della madre una maggiore assistenza, lamentando il fatto che le avessero detto di scegliere tra la presenza di un fisioterapista e quella di un oss, figura, quest’ultima indispensabile per la cura della persona, allo stato, affidata in toto alla sola Martina, già super impegnata nella gestione di una bambina di dieci mesi.

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Subito dopo l’articolo pubblicato sul sito Cosenza Channel, si è innescato un tam tam non solo interno all’Azienda Sanitaria Provinciale, ma anche all’Azienda Ospedaliera dove ad esempio il responsabile del centralino Roberto Sacco ha inviato missive alle massime cariche religiose e politiche. Fatto sta che il direttore del dipartimento Asp di Rende Ottorino Zuccarelli, unitamente al dottor Gabriele, che è membro della commissione che ha in carico la cartella della mamma di Martina, hanno trovato una soluzione.

Le novità per la signora affetta da Sla sono diverse. Innanzitutto garantiranno la presenza sette giorni su sette di un infermiere, tre volte alla settimana un fisioterapista, una volta alla settimana di uno psicologo e di un medico. Come chiesto da Martina, inoltre, tre volte alla settimana la presenza di un oss.

Abbiamo contattato Martina per annunciarle la decisione dell’Asp di Rende. Lei naturalmente è sollevata dal fatto di sapere che non sarà più sola a gestire la drammatica malattia con cui sua madre è costretta a fare i conti, ma ha aggiunto: «Si tratta di un grande passo in avanti, tuttavia sarà necessario vedere quanto tempo queste figure professionali si tratterranno in casa nostra. L’altro giorno, per esempio, l’infermiere è andato via dieci minuti appena dopo il suo arrivo»

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