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Referendum per la città unica, Guccione: «Farò campagna elettorale per il sì» | VIDEO

L’esponente democrat da candidato a sindaco era già stato promotore della Grande Cosenza. Adesso rilancia: «Chiedere al Governo più risorse finanziarie e di personale»

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Nel 2016 è stato candidato a sindaco di Palazzo dei Bruzi a capo di una coalizione di centrosinistra il cui nome era tutto un programma: la Grande Cosenza. L’esponente democrat, componente della direzione nazionale del partito, il pallino della città unica dell’area urbana lo ha sempre avuto. E adesso che il consiglio regionale ha dato il via libera al referendum per la fusione e la città unica, Carlo Guccione non ha dubbi: «Io farò campagna elettorale per il sì».

Dall’accordo tra il Pd e la maggioranza di centrodestra, è arrivato lo slittamento della data di scioglimento dei tre municipi interessati. Se il responso della consultazione popolare darà esito favorevole, i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero cesseranno di esistere il primo febbraio 2027. Ci sarà quindi il tempo per avviare tutte quelle azioni necessarie a superare le difficoltà di integrazione burocratica degli enti, ma anche, suggerisce Guccione, di ottenere dal Governo nazionale una serie di modifiche legislative che garantiscano maggior sostegno ai processi che comportano alla costituzione di città con oltre centomila abitanti.

«Un capoluogo di provincia non può avere dallo Stato, a margine di una fusione, i medesimi trasferimenti previsti per la costituzione di centri più piccoli, com’è stato per esempio per Casali del Manco. Così anche per quanto concerne le deroghe alle assunzioni. La nascita della Grande Cosenza deve essere accompagnata con più soldi e più personale. E questa condizione può realizzarsi con un aggiornamento della normativa nazionale. La maggioranza di centrodestra alla Regione, quindi, può sollecitare la propria parte politica che in questa fase è al Governo, per fare in modo, anche con il nostro appoggio, che tale aggiornamento legislativo si realizzi, se vogliamo fare le cose seriamente».

«La Grande Cosenza è una necessità – sostiene Guccione riferendosi alla città unica – perché non dobbiamo dimenticare come nella provincia sia nata recentemente la terza città della Calabria, Corigliano-Rossano. Cosenza quindi non può rimanere con meno di sessantamila abitanti. Questa parte del territorio rischia di restare emarginata. I tempi sono maturi per portare a termine una operazione di rilancio amministrativo ed economico in grado di rimettere in moto la città capoluogo».

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