Caso Gentile-Scutellà, la Giunta delle elezioni consegna le schede alla Procura di Cosenza
La Giunta delle elezioni autorizza la consegna alla Procura di Cosenza delle schede bianche e nulle del seggio uninominale: al centro della vicenda il ricorso di Andrea Gentile
Nuovo capitolo nel caso Gentile-Scutellà, la vicenda giudiziaria e politica che ha infiammato il dibattito sul risultato del seggio uninominale di Cosenza alle elezioni politiche del 2022. La Giunta delle elezioni della Camera, riunita ieri in seduta plenaria, ha votato a favore della consegna delle schede bianche e nulle alla Procura di Cosenza, accogliendo la richiesta avanzata dalla magistratura inquirente.
La vicenda prende le mosse dal ricorso presentato e vinto da Andrea Gentile, esponente di Forza Italia, inizialmente secondo classificato, che dopo un riconteggio ha ottenuto l’assegnazione del seggio a scapito di Elisa Scutellà del Movimento 5 Stelle. A ribaltare l’esito della competizione sarebbe stata una significativa discrepanza nel conteggio delle schede, con oltre 400 schede originariamente considerate bianche che, in fase di verifica, presentavano in realtà una preferenza valida, spesso a favore di Gentile.
La Procura di Cosenza intenderebbe ora accertare se vi siano stati errori materiali o manipolazioni nel trattamento delle schede da parte degli uffici elettorali. Il caso, che ha già fatto discutere dentro e fuori i palazzi della politica, è stato seguito da Report che ha dato notizia su Facebook con un post di questo nuovo capitolo della vicenda.
Caso Gentile Scutellà, il commento di Orrico sulla richiesta della Procura di Cosenza
«Ieri sera la Giunta per le elezioni ha votato nuovamente sul caso Gentile – ha commentato sui social Anna Laura Orrico -. Ancora. Questa volta ha dovuto dire di sì. A cosa? Alla richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza. Bisogna consegnare le schede bianche e nulle all’autorita giudiziaria. Quelle del collegio che avevo vinto ed è stato consegnato ad Andrea Gentile – escludendo la collega Elisa Scutellà – in barba alle norme già scritte ed al buon senso. Noi ci siamo battuti per anni denunciando che la maggioranza stava consumando un furto di democrazia, a danno dei calabresi, nel riconteggio delle schede legate. Attendiamo sviluppi. Questa ingiustizia ha dei responsabili».
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