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Sampdoria, Brescia, Salernitana e… Cosenza: possibile un nuovo 2003?

Il terremoto che sta scuotendo la Serie B ha un precedente nell'anno in cui il Cosenza Calcio 1914 sparì dalla mappa geografica: se l'estate di tribunali dovesse replicarsi, gli scenari sono diversi

Sampdoria, Brescia, Salernitana e… Cosenza: possibile un nuovo 2003?

Il terremoto che si è visto in Serie B in queste ultime ore è stato davvero incredibile. Da una parte la Sampdoria ai playout, dall’altra il Brescia in Serie C. Spareggi salvezza rinviati, Frosinone già salvo. Le uniche due certe del destino, per ora, sono il Cittadella e, ovviamente, il Cosenza. Da ultima e penultima, le due squadre non possono avere molto a cui pensare. O forse no?

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Innanzitutto, la decisione di penalizzare il Brescia e mandare la Sampdoria ai playout non è arrivata dall’oggi al domani. Come rivelato dalla Gazzetta dello Sport, si è trattato di un ritardo dovuto alle lungaggini burocratiche. Ma c’è uno scenario, un precedente, che ai Lupi non sorride affatto ma che è quantomai attuale. Quello dell’estate 2003.

Sampdoria ai playout, Brescia in C, estate di tribunali: e se accedesse come ventidue anni fa?

Già, perché la famosissima “estate del 2003” era iniziata esattamente allo stesso modo. All’epoca non erano stati i mancati pagamenti ad aver causato il balletto nelle aule, ma il cosiddetto “caso Catania”. Riccardo Gaucci chiese la vittoria a tavolino di una partita pareggiata contro il Siena perché i bianconeri schieravano un calciatore che non aveva scontato una squalifica ricevuta proprio contro il Cosenza. Da qui scaturì un lungo effetto domino in cui il Siena scoprì la stessa irregolarità commessa dal Catania in un’altra partita. Alla fine, la salomonica decisione fu l’allargamento a 24 della Serie B con l’esclusione del Cosenza per far spazio alla Florentia Viola.

Un percorso non differente nel “come” rispetto a quello che oggi ha portato la Sampdoria ai playout. Anche i tempi sono piuttosto simili. A scanso di equivoci: è praticamente impossibile che si punti nuovamente a un allargamento a 24 squadre. Questo perché, ormai da tempo, la Serie B sta puntando a una riforma del campionato che però non prevede l’allargamento. Non avrebbe senso farlo proprio quest’anno perché non garantirebbe alcun tipo di continuità con le proposte effettuate. Eppure.

Ci aspetta un’altra estate di tribunali come quella del 2003?

Insomma, il grande dubbio è che con la decisione di penalizzare il Brescia e mandare la Sampdoria ai playout ci aspetti un’altra estate di tribunali. All’epoca le questioni vennero risolte fra il 31 luglio e il 1° agosto, dunque una protesi della stagione di tre mesi. Oggi c’è da disputare un playout già rimandato, previsto per domani e posticipato in virtù della decisione. A questo punto, si può ipotizzare un insieme di ricorsi e controricorsi.

Il primo sarà ovviamente quello del Brescia per l’eventuale (ormai certa) penalizzazione che verrà comminata. I tempi della giustizia sportiva non sono celerissimi e soprattutto difficile che i lombardi si arrendano al primo grado di giudizio. Dall’altra parte, ovviamente, si schiereranno sia la Sampdoria sia il Frosinone, è già pronta al ricorso la Salernitana, che contro i blucerchiati partirebbe con il favore del posizionamento in classifica rispetto ai ciociari. Se però i granata dovessero perdere lo spareggio contro i liguri, non è da escludere un secondo intervento anche da parte loro. Insomma, un bel caos al quale il Cosenza assiste con lo sguardo di Eugenio Guarascio. Che spera in un’ennesima e immeritata dose di fortuna.

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