Un poker di nomi per la panchina. Il Cosenza, dopo aver riscattato Gennaro Tutino dal Parma, deve pensare al nuovo allenatore e i profili al vaglio sono Bocchetti, Bianco, Mignani e Breda. Come annunciato venerdì in conferenza stampa dal direttore generale Ursino, William Viali ha rifiutato il prolungamento di contratto biennale offerto dal presidente rossoblù Eugenio Guarascio. Proprio per questo motivo, le strade della società e del tecnico si sono separate: un addio che obbliga i silani a mettersi alla ricerca di un nuovo allenatore. Secondo quanto trapela dovrebbe essere presentato entro venerdì.

Cosenza, Bocchetti l’allenatore con l’esperienza in A

Salvatore Bocchetti è stato il nome di allenatore anticipato dal nostro network il giorno prima della conferenza stampa di presentazione dei nuovi direttori del Cosenza. Un profilo sicuramente interessante e di prospettiva, visto il precedente in Serie A, pur se affiancato a un tecnico provvisto di tesserino. Fu l’artefice insieme a Zaffaroni della clamorosa salvezza dell’Hellas Verona del 2023. 

Ingaggiarlo significherebbe affidarsi a un nome giovane, erede delle idee gasperiniane tanto in voga in Italia in questo momento. Non solo: Bocchetti è stato anche il vice di Igor Tudor, altro allenatore piuttosto di grido in questa fase, nonché allenatore della Primavera gialloblù all’inizio della stagione 2022/’23, prima di salire alla guida dei “grandi” pur se affiancato a Zaffaroni. 

Paolo Bianco, l’allievo di De Zerbi

Un altro profilo di allenatore accostato al Cosenza è Paolo Bianco, nome svelato dal portale di Alfredo Pedullà. È reduce dall’esperienza a Modena conclusasi con l’esonero, ed è stato anche collaboratore tecnico di Roberto De Zerbi a Sassuolo e a Donetsk nonché allenatore del Siracusa e della Sicula Leonzio in Serie C. Con i Leoni, in particolare, raggiunse una clamorosa quota 52 sul campo, ridotta a 42 a causa della penalizzazione di dieci punti che negò alla squadra aretusea la partecipazione ai playoff.

Piccola curiosità: fu proprio Bianco a causare l’esonero di Gaetano Fontana da Cosenza, con la vittoria per 4-2 in terra sicula che portò alla decisione di sollevare l’ex fantasista della Fiorentina dal ruolo di allenatore della prima squadra e consentì l’arrivo di Braglia.

Roberto Breda, l’allenatore accostato sempre al Cosenza

Roberto Breda è reduce da una cocente delusione: la retrocessione in Serie C con la Ternana. Si tratta di un profilo di grande esperienza per la categoria, accostato al Cosenza di sessione in sessione.Più volte è stato vicino a stringere un accordo con il presidente Guarascio, ma le strade non si sono mai incrociate. E’ un trainer che vanta circa 200 panchina tra i cadetti e che ne conosce le dinamiche in modo dettagliato. Non avrebbe problemi ad accettare l’incarico e lavorare con Ursino e Delvecchio.

Cosenza, Mignani l’allenatore con esperienza al vertice della B

Michele Mignani, classe 1972, è arrivato ad un minuto dalla Serie A con il Bari nel 2023 ed ha disputato i playoff con il Palermo a maggio. È stato l’artefice del ritorno dei pugliesi in Serie B e si è caratterizzato per un gioco frizzante e offensivo. Oltretutto ha lanciato elementi del calibro di Caprile e Cheddira garantendo enormi plusvalenze alla società di De Laurentiis. 

Insomma, ad oggi per il nuovo allenatore il Cosenza sta vagliando i profili di Bocchetti, Bianco, Breda e Mignani. L’idea è quella di dare un gioco frizzante ai Lupi e di edificare una stagione importante sulle idee del tecnico. Del resto lo stesso Ursino in conferenza ha definito «fondamentale» la decisione che il club prenderà sul nuovo titolare della panchina del Marulla.