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Cosenza-Pisa è la partita di Roberto Occhiuzzi. Se c’è un match al quale il tecnico a legato a doppio filo la propria bipolare esperienza da allenatore rossoblù, giunta una settimana fa al suo terzo atto, è proprio la sfida interna coi nerazzurri di Luca D’Angelo, che siede sulla panchina dei toscani da ormai quattro stagioni e, in questo campionato, sta raccogliendo i frutti di un lavoro a tempo indeterminato, reso anche possibile da una società che non ha mai fatto mancare la fiducia al proprio trainer. Che però, nel 2020, dovette inchinarsi alla dura legge dell’ex.
Asencio e quel gol decisivo
Quello dell’estate post Covid è un Cosenza che non può sbagliare nulla. Il Pisa sta facendo un campionato molto positivo, i Lupi non possono neanche pareggiare una gara, col baratro della Serie C a un passo. È in queste condizioni che arriva Cosenza-Pisa. Occhiuzzi ha raccolto sei punti nelle ultime due e deve vincere contro una squadra ostica, ma passa in vantaggio con Carretta.
Nella ripresa Birindelli semina il panico a destra e favorisce il pareggio di De Vitis al 77′. Col pari la classifica recita: Cosenza 38, Juve Stabia 41, Pescara 42, Perugia 45. Il Perugia sarebbe salvo. Invece, dopo una traversa di Sciaudone a due minuti dalla fine, Bahlouli smarca d’Orazio che mette in mezzo: è l’ultimo assalto, all in.
Raul Asencio, l’uomo che proprio il Pisa aveva spedito a Cosenza dopo i primi sei mesi, ci mette la zampa: la palla si infila lentamente in porta, l’arbitro fischia la fine e il Cosenza mantiene a 6 punti il distacco dal Perugia. Occhiuzzi, a fine gara, abbraccerà il suo centravanti. Quella sera il tecnico cetrarese guadagnò una fetta considerevole di salvezza. E sabato sarebbe anche il caso di replicare.