Il nome di Gennaro Tutino è uno di quelli che, in ogni sessione di mercato, viene accostato al Cosenza. E’ successo praticamente sempre dal suo addio del 2019 in poi. L’attaccante, al momento, è un calciatore del Parma fino al 2025, dopo aver trascorso a Palermo la seconda parte della stagione. Un’esperienza non fortunatissima a dire il vero con soli 3 reti messe a segno. Tant’è che i rosanero, non hanno esercitato il diritto di riscatto, che sarebbe stato obbligo in caso di Serie A. Ed ecco che il nome di Tutino è ricominciato a girare in orbita Cosenza.

Perché sì

Tutino indubbiamente piace e tanto al Cosenza, che ha già fatto i suoi passi per riavere il calciatore. Ma per chiudere l’affare ci sarebbe bisogno di un’operazione simile a quella che ha permesso all’Inter di riprendersi in prestito Lukaku dal Chelsea l’estate scorsa, con cifre ovviamente ben diverse, ma con la stessa, determinata volontà delle parti interessate. Nonostante non sembravano potessero esserci le condizioni, soprattutto economiche. Tutino si sente quasi cosentino e, con le giuste condizioni, al Cosenza tornerebbe più che volentieri. E’ anche stato recentemente in città. Al momento, visti gli ultimi due campionati così così, avrebbe bisogno di una piazza che gli dia completa fiducia e lo faccia sentire al centro del progetto. A Cosenza avrebbe tutto questo. Il 20 agosto Tutino compirà 27 anni e sa benissimo che se vuole avere la sua chance al piano di sopra (dopo aver assaggiato la A con il Verona nel 2019/20), deve ricominciare a fare benissimo in Serie B. Come solo a Salerno è riuscito a fare da quando ha lasciato Cosenza.

Perché no

Il contratto di Tutino è fuori dalla portata delle casse rossoblù. L’attaccante percepisce con il Parma uno stipendio che supera il mezzo milione di euro e lo farà fino al 2025. Il Cosenza ragionerebbe sulla base di un prestito ma gli emiliani dovrebbero contribuire all’ingaggio dell’attaccante che, di suo, dovrebbe comunque rinunciare ad un bel po’ di soldi. Il Parma aveva stabilito nel contratto di prestito di Tutino con il Palermo, un obbligo di riscatto fissato a circa 4 milioni di euro in caso di A. Una cifra comunque alta ma ovviamente la società emiliana, proverà dapprima a monetizzare al meglio la cessione di Tutino. Pensando soltanto in seguito, dopo aver vagliato tutte le possibilità, ad un’eventuale cessione in prestito dell’attaccante. Sempre che in Emilia non vogliano dargli una nuova possibilità.