Certo, le emozioni, quelle vere, ci saranno ancora di più il prossimo 18 febbraio, durante la gara di ritorno del “Marulla”. Ma già sabato prossimo, non sarà certo una partita normale per Pierpaolo Bisoli questo Sudtirol-Cosenza. Il tecnico, soltanto 4 mesi fa, guidava il Cosenza ad un’esaltante salvezza dopo il tiratissimo play-out contro il Vicenza. Sembrava poter essere quello l’inizio ed invece, la partita del 20 maggio, è stato il punto più alto, ma anche l’ultimo, dell’idillio tra i rossoblù ed il tecnico di Porretta Terme.

Addio a giugno

Bisoli si è congedato da Cosenza il giorno dopo. Con quella passeggiata in bici dal centro città fino al Santuario di San Francesco di Paola. Una pedalata fatta in spensieratezza ed un arrivederci che sarebbe poi diventato addio. Infatti, con Bisoli in vacanza, il Cosenza ha dapprima cambiato direttore sportivo, passando da Goretti a Gemmi, e poi ha deciso di non puntare sull’artefice della salvezza rossoblù ma di scegliere Dionigi. Bisoli, da uomo di calcio, non se n’è fatto meraviglia. Ha salutato e ringraziato i tifosi e la città per 3 mesi intensi ed indimenticabili ed è rimasto tranquillo in vacanza.

La chiamata del Sudtirol

Sapeva che, in Serie B, sarebbe stato una delle prime scelte tra i tecnici a spasso. Soprattutto nel momento in cui qualcuno avesse avuto bisogno della sua grinta e della sua praticità. Il Sudtirol, all’esordio assoluto in cadetteria, dopo l’addio immediato con Zauli, e l’interregno di Greco durato tre partite e 0 punti, è corso ai ripari ed ha scelto Bisoli per tentare la rincorsa alla salvezza. E la sua “cura”, anche in questo caso, ha finora funzionato. Due partite e due vittorie contro Pisa in casa e Como in trasferta. Ora, sabato al “Druso”, arriva il Cosenza. La voglia di continuare a vincere, conoscendolo, sarà tanta. Saranno certamente 90 minuti durissimi per i lupi. Ma prima e dopo la partita Bisoli sarà per tutti “uno del branco”. Un allenatore che ha scritto una pagina importante della storia del Cosenza. Una persona genuina e sincera. Apprezzato come pochi altri in riva al Crati, al di là di quelli che possono essere i gradimenti tecnico-tattici che legittimamente chiunque può avere. Sarà un piacere ricontrare per tutti Pierpaolo Bisoli.