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Per il Rende lo spettro Serie D si fa sempre più insistente. Sarebbe una retrocessione d’ufficio, amarissima, ma a margine di un campionato di quelli infausti. I biancorossi hanno cambiato la guida tecnica, ma non sono riusciti ad invertire un pessimo trend. In più il teatro dei match casalinghi è sempre stato Vibo Valentia e mai il Lorenzon. Stadio che aspetta di conoscere il proprio futuro. Il presidente Fabio Coscarella ha preannunciato battaglia nei tribunali nella recente intervista a Cosenza Channel, ma da Firenze vanno avanti come un treno. Vogliono far disputare solo playoff volontari e playout, retrocedendo anche i biancorossi.
Rende penalizzato dall’ultima assemblea di Lega Pro
Il Consiglio Direttivo della Lega Pro si è riunito ieri pomeriggio alla presenza del Presidente Federale, Gabriele Gravina. Il numero uno della Figc ha delineato il percorso tracciato dal Consiglio Federale con la delibera 196/A dello scorso 20 maggio ai fini della ripresa del campionati delle Leghe Professionistiche. I consiglieri hanno condiviso la necessità di comunicare alla Federazione l’impossibilità di disputare tutte le partite già previste dal calendario ordinario entro il 20 agosto 2020. Hanno rimesso allo stesso Consiglio federale le determinazioni relative alle modalità di conclusione del campionato. Questo secondo quanto già individuato dalla Serie C. Per farla breve, non riprenderà il campionato ma si giocheranno solo playoff (su base volontaria) e playout. Un accordo che attende solo l’ok, a questo punto scontato, della Figc il prossimo 8 giugno. Il tutto prevederebbe, oltre alle promozioni di Reggina, Vicenza e Monza anche delle retrocessioni dirette. Finirebbero in Serie D le ultime dei tre gironi (Gozzano, Rimini e Rieti), più Rende e Bisceglie del girone C per distacco.