Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore circa la sua situazione vaccinale.

Gentile direttore, in questi giorni si fa giustamente un gran parlare dell’importanza della vaccinazione a tappeto e della necessità che tutti si vaccinino per bloccare la diffusione del coronavirus, specialmente nella circolazione delle sue temibili varianti. Ma, come spesso succede soprattutto in Italia, quando il dibattito è monopolizzato da una questione specifica, purtroppo si perde di vista il resto.

Il resto, per quanto mi riguarda, è da riferire al fatto che moltissime persone ancora non riescono a vaccinarsi pur volendolo fare e pur avendo richiesto di vaccinarsi. A ragion veduta, posso affermare che nel sistema sanitario (nella fattispecie calabrese e cosentino) qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Per tale motivo le sottopongo il mio caso che posso dire con certezza essere comune a tanti altri.

Ho 33 anni e sono allergico ad alcuni farmaci che in passato mi hanno provocato uno shock anafilattico. Di conseguenza, così come vuole il protocollo, mi sono messo in lista d’attesa all’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza secondo la procedura per le persone cosiddette fragili e che debbano magari richiedere un intervento medico d’urgenza a causa di una grave e immediata reazione allergica al vaccino (che viene messa in conto per chi ha questi problemi).

Non appena in Calabria è arrivato il turno degli over trenta, dunque, ho prenotato sulla piattaforma della Regione il mio appuntamento per il vaccino in ospedale e quando mi sono presentato nel giorno stabilito, sulla base della mia anamnesi, mi è stato scrupolosamente spiegato che era meglio rimandare e che sarei stato chiamato poi direttamente dall’ospedale in quanto in base alla mia allergia occorreva la presenza di un anestesista.

Risultato: sono in attesa di essere chiamato dal mese di giugno, ormai è quasi agosto, è entrato in vigore il green pass vaccinale (per me sacrosanto) che serve ad avere una parvenza di normalità ed io – ripeto come tanti altri nella mia stessa situazione – non so quando sarà possibile ricevere la mia prima agognata dose di vaccino sotto stretto controllo medico e di un anestesista.

Mi piacerebbe quindi aprire una finestra su questa ennesima anomalia del sistema nella campagna vaccinale, sperando che si accendano i riflettori su quella che non vuol essere una denuncia ma una segnalazione che porti a una soluzione. Perché davvero non vedo l’ora di vaccinarmi e non capisco cosa lo impedisca. Grazie per la sua attenzione che mi auguro faccia avere una risposta dagli organi competenti.