L’area urbana di Cosenza ha registrato un incremento di episodi legati alla criminalità e alla microcriminalità, un fenomeno che sta alimentando un certo senso di insicurezza tra cittadini e commercianti. I recenti episodi di cronaca con aggressioni, furti, danneggiamenti e violenze sono finiti al centro del dibattito.

L’ultimo caso che ha scosso l’opinione pubblica è avvenuto ieri sera su Corso Mazzini, dove un anziano è stato brutalmente aggredito da tre minori. Un episodio che si aggiunge alla “banda delle casse automatiche”, all’aggressione ai danni del clochard Cristofer e agli altri fatti di violenza registrati nelle ultime settimane

Falvo (Cosenza Futura): «Chiedere Strade Sicure»

A intervenire è Fabrizio Falvo, presidente dell’associazione Cosenza Futura, che punta il dito contro quello che definisce un progressivo abbandono delle strade cittadine. «A Cosenza sta succedendo l’impensabile. La violenza sulle nostre strade ha raggiunto un livello di pericolosità simile a quello delle grandi città. Ogni giorno assistiamo a episodi che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. E come se non bastasse, anche oggi un anziano è stato picchiato da tre minori. Cosa si aspetta a chiedere Strade Sicure?»

Falvo denuncia quindi una mancanza di controlli strutturati e continui. «Ormai - dice - chi percorre le strade del nostro territorio non si sente più protetto. Dopo la banda delle casse automatiche, l’aggressione a Cristofer e questo ennesimo pestaggio la percezione di sicurezza è crollata, perché non ci sono controlli adeguati e costanti».

La richiesta che si alza con insistenza da più parti - in particolare dal fronte della desta - è il ricorso a Strade Sicure, l’operazione avviata nel 2008 dal Governo Berlusconi IV e prorogata in più legislature. Il progetto prevede l’impiego dell’Esercito italiano a supporto delle forze dell’ordine, con compiti di controllo del territorio e prevenzione dei reati. Per Falvo e per molti residenti, l’attivazione di Strade Sicure nell’area urbana di Cosenza rappresenterebbe una risposta immediata e concreta all’emergenza. «Ho già proposto in passato iniziative per garantire maggiore sicurezza, ma ora è giunto il momento di chiedere a gran voce Strade Sicure: deve diventare una priorità per le istituzioni. La cittadinanza ha diritto di camminare, guidare e vivere senza paura. Non possiamo più aspettare: serve un intervento immediato».