«Amantea non è un paese delinquenziale, ma un paese commercialmente forte, dove si smercia un chilo di cocaina a settimana». È una delle informazioni scottanti apprese due anni e mezzo fa dalla Squadra Mobile di Cosenza e destinate a cambiare per sempre la percezione delle dinamiche criminali che attraversano la cittadina tirrenica. Quest’ultima, per come emerge da intercettazioni e confidenze messe nero su bianco a dicembre del 2020, sarebbe divenuta nel tempo un vero e proprio hub dello spaccio di droga.

In base a ciò che emerge dalle indagini della Dda, sono tre le rotte del narcotraffico che convergono su Amantea, con addirittura una quarta in preparazione. A sovrintendere al business, manco a dirlo, sono i clan di ‘ndrangheta locali. La cocaina che arriva da Lamezia e Reggio Calabria, «la tagliano con le pillole scadute o con la mannite»; quella che proviene da Napoli, invece, «è leggermente anfetaminica», cioè già trattata. Se confermato, il guadagno settimanale per gli spacciatori sarebbe astronomico.  

Dicevamo: tre rotte e una quarta in arrivo che porta al Sudamerica, a riprova ulteriore di una ‘ndrangheta cosentina che non solo nella Sibaritide punta a sprovincializzarsi e a far assumere una dimensione sovranazionale ai propri affari illeciti. La vicenda è oggetto di un’indagine avviata dalla Procura antimafia di Catanzaro nel 2018. L’inchiesta è ancora in corso, ma di parte dei suoi contenuti si è avuta contezza poiché svariati atti investigativi sono confluiti nei faldoni dell’operazione “Reset”.

In quei documenti, oltre a lanciare l’allarme «sull’alto tasso di criminalità» registrato ad Amantea, si descrive l’attuale assetto delle cosche locali, le tensioni che le attraversano nonché gli escamotage utilizzati dai capi per tenere lontane le forze dell’ordine, come l’abitudine di convocare i summit di mafia fuori città o quella di comunicare attraverso telefoni satellitari acquistati in Svizzera al costo di tremila euro ad apparecchio. «Un paese strano, diventato peggio di San Luca» è uno dei commenti in libertà acquisiti nel corso delle indagini, unitamente a un altro, meno immaginifico ma comunque potente: «La droga che arriva ad Amantea, se la sogna tutta la costa».