Si avvia alla conclusione il processo Overture, l’indagine della Dda di Catanzaro su una doppia associazione a delinquere, una finalizzata al narcotraffico e l’altra di stampo mafioso, entrambi operanti, secondo il teorema accusatorio, nei comuni di Cosenza e Rende.

La pubblica accusa, rappresentata dal pubblico ministero Corrado Cubellotti, ha quasi concluso i testi della sua lista, evidenziando che nel caso di una donna di nazionalista straniera non è stato possibile rintracciarla e ha chiesto l’acquisizione dei due verbali resi nella fase delle indagini preliminari. Le difese si sono opposte, ritenendo che i tentativi di individuare il domicilio non siano stati tutti espediti e pertanto il tribunale collegiale di Cosenza ha invitato la procura antimafia a proseguire nelle ricerche.

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Nella seduta di oggi, sono stati comunque sentiti due testi del collegio difensivo, in riferimento alla posizione di Alfredo Fusaro, assistito dall’avvocato Pierluigi Pugliese. Si tratta di due testimoni che lavorano insieme al lavoratore di Rfi-Trenitalia, ai quali è stato chiesto se fossero a conoscenza dei rapporti professionali tra la persona offesa, difesa dall’avvocato Domenico Lo Polito, e l’imputato originario di Acri, o di eventuali tensioni emerse tra i due anche nei lavori assembleari dell’associazione di mutuo soccorso “Cesare Pozzo“.

Nel corso della seconda testimonianza, uno dei responsabili della sede di Cosenza di Rfi-Trenitalia, ha riferito che la persona costituitasi parte civile nel processo gli confidò di essere stato vittima di un’aggressione che determinò la sua assenza dal posto di lavoro. Le circostanze processuali ha spiegato invece di averle apprese dai giornali.

Terminato l’esame del testimone, è stata fissata la data di rinvio del processo che, contando i testi presenti nelle liste difensive e considerate alcune rinunce, si avvia alle battute finali. Non manca molto dunque alla chiusura del dibattimento. Gli studenti del quinto anno di Giurisprudenza dell’Unical di Rende hanno seguito anche questo processo dopo aver assistito al tentato omicidio con relativa sentenza.