A portare il caso sul tavolo istituzionale è stato il fronte sindacale composto da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e CSA RAL
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Dal 2022 i dipendenti comunali di Oriolo non percepiscono il salario accessorio, ovvero quelle indennità legate a condizioni di lavoro particolarmente disagiate o rischiose, previste dal contratto collettivo. Una grave inadempienza, ora finalmente ammessa dallo stesso Comune, che ha comunicato l’intenzione di attivare entro il 30 settembre la Delegazione trattante per avviare la contrattazione decentrata.
A portare il caso sul tavolo istituzionale è stato il fronte sindacale composto da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e CSA RAL, che dopo mesi di solleciti andati a vuoto, si è rivolto alla Prefettura di Cosenza, chiedendo un intervento autorevole per sbloccare una situazione divenuta insostenibile.
Incontro in Prefettura
Durante il vertice convocato dal Prefetto il 9 luglio scorso, cui ha partecipato anche il Sindaco di Oriolo, è emersa in modo chiaro la responsabilità amministrativa dell’Ente. Il primo cittadino ha ricondotto i ritardi a un prolungato avvicendamento del personale nel settore finanziario che ha reso impossibile certificare i fondi decentrati fino a oggi.
Solo di recente, ha spiegato il Sindaco, una società esterna incaricata dal Comune ha concluso la ricognizione dei fondi e, per questo motivo, si è finalmente pronti a insediare la Delegazione trattante entro la fine di settembre, per distribuire agli aventi diritto quanto spettante.
Il commento dei sindacati
«Non abbiamo chiesto scuse - commentano in una nota congiunta i segretari Vincenzo Casciaro (FP CGIL), Vincenzo Laurito (NIDIL CGIL), Pierpaolo Lanciano (CISL FP) e Pietro Tiano (UIL FPL) - e non ci interessano le polemiche politiche. Il nostro obiettivo è la difesa dei diritti dei lavoratori e, dopo quattro anni di immobilismo, registriamo finalmente una svolta».
I rappresentanti delle sigle evidenziano come Oriolo rappresenti un’eccezione negativa tra i Comuni calabresi: se è vero che tutti gli enti anticipano gli stipendi per via dei ritardi della Regione, quasi nessuno è però inadempiente sulla contrattazione decentrata per così lungo tempo.
“È un bene che l’Amministrazione comunale – aggiungono – abbia riconosciuto la propria responsabilità e assunto l’impegno di porvi rimedio. Ora ci aspettiamo che alle parole seguano i fatti, perché i lavoratori non possono più aspettare.”
Le richieste sindacali
I sindacati auspicano che entro la scadenza del 30 settembre: venga formalmente costituita la Delegazione trattante; sia attivata la contrattazione decentrata per le annualità 2022, 2023 e 2024; si proceda al pagamento degli arretrati spettanti ai lavoratori.
Il caso Oriolo dimostra ancora una volta come la vigilanza sindacale sia spesso l’unico strumento capace di restituire dignità ai lavoratori del pubblico impiego, troppo spesso vittime di ritardi e inerzie.