Il Tar della Calabria ha accolto la domanda cautelare presentata dalla ditta “Pirri ceramica artistica” di Pierfrancesco Pirri, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Carratelli e Alessandra Adamo. Il provvedimento sospende l’efficacia dell’atto di risoluzione della convenzione stipulata con la casa di reclusione di Rossano, consentendo alla ditta di riprendere immediatamente le attività produttive presso il laboratorio di ceramica dell’istituto penitenziario.

Grazie a questa decisione, i detenuti coinvolti nel progetto potranno tornare a svolgere il percorso lavorativo e di rieducazione previsto dalla Legge Smuraglia (L. 193/2000), fondamentale per il loro reinserimento sociale e la riduzione del rischio di recidiva.

Il Tar Calabria ha riconosciuto il periculum in mora, evidenziando che l’esecuzione del provvedimento impugnato avrebbe comportato lo sgombero dei locali, con gravi ripercussioni sull’attività della ditta, sui rapporti di lavoro con i detenuti e sul loro percorso trattamentale.

Col provvedimento emesso dal giudice amministrativo si potrà dare continuità ad un’iniziativa che unisce impegno sociale, valorizzazione del lavoro artigianale e tutela dei diritti dei detenuti.