Occhiuto vince le elezioni regionali. Un risultato straordinario per il presidente uscente, riconfermato dai calabresi, e per l’intero centrodestra. In una regione in cui ancora si attende l’esito di inchieste giudiziarie che avrebbero dovuto condizionare il voto, il responso delle urne dimostra come la situazione sia ben diversa. Al netto delle indagini, di cui si vedrà l’evoluzione, oggi è tempo di voltare pagina.

È il momento di concentrarsi sui cittadini, con progetti concreti e utili alla comunità. La sanità è una priorità. La realizzazione dei due nuovi ospedali, a Rende (versione Policlinico) e nella Sibaritide, rappresenta un segnale di novità, pur senza risolvere i problemi cronici del sistema sanitario regionale. Servono medici appassionati e competenti, infermieri qualificati e amorevoli, operatori sociosanitari preparati e disponibili. Deve prevalere il merito, non la raccomandazione, e la sanità pubblica deve restare un servizio accessibile a chi ha bisogno, senza costringere i calabresi a cercare cure in altre regioni. Sarebbe l’ennesima sconfitta in salsa calabrese.

Altre priorità riguardano le infrastrutture, soprattutto in provincia di Cosenza. Sarà fondamentale seguire con attenzione il completamento della Statale 106 Jonica nel tratto Roseto-Sibari e incentivare investimenti sulle Ferrovie della Calabria, per migliorare i collegamenti nelle zone meno servite, in particolare lungo la costa jonica cosentina.

Occorrerà anche monitorare lo svincolo autostradale di Settimo di Montalto Uffugo, il raddoppio della Galleria Santomarco, la nuova stazione di Santa Maria di Settimo e il policlinico, verificando eventuali poteri speciali per la sua realizzazione. L’idea della “città unica” è ormai tramontata, a dispetto di chi temeva che Occhiuto potesse rilanciare il tema in chiave di vendetta politica. Rende sarà potenziata, con inevitabile ripercussione su Cosenza.

Infine, un capitolo importante riguarda lo spopolamento: occorrerà prevedere incentivi per chi decide di vivere e investire nei comuni calabresi, valorizzando le aree di residenza. La campagna elettorale è finita; ora è tempo di svolta. Per Cosenza, per la provincia e per l’intera Calabria.